A volte distratti
si posano
sulla prima nube
che passa
e tu, con occhi
sognanti,
la insegui fino al suo
dileguarsi.
Inconsistenza d’aria,
i sogni.
E ritorni a guardare
ad occhi bassi,
mentre l’anima
si spalma,
densa,
ai tuoi piedi.
Accade, poi,
che un sospiro la risollevi
e là, dove il cielo
si scolora,
nasce un sogno nuovo.
I sogni:
fragili chimere,
oniriche visioni
di simboli intrisi.
Si invola il pensiero
e asperge desideri
nutrendosi di
illusioni.
Spesso li ho visti
infrangersi
su serrate mascelle,
perdersi in una smorfia
di dolore.
Li ho visti spegnersi
negli occhi di un volto
senza nome,
su labbra di bimbi
senza più sorrisi,
dentro destini
da altri decisi.
Capita che un sogno si impigli
fra le frange di
un aquilone
e rimane sospeso,
là, dove il vento
canta
E tu speri che qualcuno
lo raccolga
e, in un sussurro d’aria,
te ne dia ragione.
I sogni, aneliti,
sussulti d’anima
che spera.
Li trovi nelle parole che
sono poesia,
frammenti di gioia e
dolori,
mormorii leggeri
nei labirinti dei
cuori.