I tempi in cui la media si avvicinava di molto a 7 giorni su 7, sono tramontati e non è una questione di tempo, quello alla fine è sempre mancato e poi qui sono i pensieri a parlare e quelli non si fermano nemmeno se vai di corsa. Non è nemmeno che manca l'entusiasmo, casa Piky è casa Piky e rimarrà sempre aperta. Allora cosa è cambiato? Cosa c'era un anno fa che ora non c'è più?
Perché in un mese qualunque del 2013 si contato anche 15 post e febbraio 2016 ha toccato il minimo storico di uno a settimana, con la prospettiva che marzo farà peggio? Cos'è successo in questi anni che a me son sembrati attimi?
Ho avuto a che fare con la pratica sonno: i miei figli sono stati entrambi nottambuli, e per certi versi lo sono ancora del tipo "non ti avvicinare letto che in casa c'è un rave party", ma le notti in bianco sono un ricordo ed anche quelle con i risvegli continui. Quindi tu che leggi che sei capitata qui per caso e che stai vegliando la notte tra una poppata e l'altra, sappi che succede, che non è leggenda, "tornerai a dormire", lo farai stanne certa, credici e sopravvivi fino ad allora, non vorrai mica perderti il momento?
Ho allattato i miei figli al seno, questo ha voluto dire gioia ma anche scoramento, fatica, essere sempre a disposizione, vivere in funzione dei loro pasti. Abbandonare l'allattamento poi non è stato facile, nemmeno naturale, ha scombussolato i ritmi acquisiti fino ad allora, Cicina ha protestato non poco ma alla fine io ho riavuto l'autonomia che mi mancava.
I miei figli sono stati gelosi l'uno dell'altro, oddio lo sono ancora in parte come una caratteristica umana della natura, "Mamma è mia" è una frase che dicono molto volentieri per intenderci, però questi tre anni, li hanno trasformati in fratelli, e a parte il 90% del tempo che passano a litigare, ce n'è un onorevole 10% in cui esistono solo loro due e che il resto del mondo si metta da parte per favore. Stiamo lavorando sull'aumento di quel 10% e ho speranze ottimistiche in proposito. In questi anni la vita di coppia è stata messa a testa in giù, rivoltata come un calzino. Il Principe ha perso il podio e lo stesso ho fatto io, ma alla fine anche se non siamo più entrambi al primo posto, siamo comunque accanto l'un l'altro e il vivere sulla "stessa barca" ci ha fatto diventare ancora più complici. Di sicuro ci comprendiamo, molto più di prima quando mettersi nei panni dell'altro non era nemmeno contemplato. La vita socialespecialmente nei primi mesi ha fatto il crack, credo che il massimo del mondano fosse andare a fare la spesa, pizzeria? Ristornati? Week end fuori? Nemmeno a parlarne, tutte le volte che ci avevamo provato era venuto fuori un mezzo disastro quindi semplicemente le avevamo eliminate. Oggi no, nel corso dell'ultimo week end abbiamo vissuto praticamente fuori casa, facciamo valigie con entusiasmo e nelle pizzeria della zona, oramai ci chiamano per nome.Oggi dopo questa manciata di anni, sei dall'arrivo di Leo, tre da quello di Teresa, mi sono lasciata alle spalle tutto ciò che dell'essere mamma fa storcere il naso o comunque che rende un po’ più complicato degli altri, il mestiere di genitore. Mi (ci) e' rimasto solo il bello, che non vuole dire facile, bensì quello che ti permette di "godere" e non di "subire". I momenti, dove inevitabilmente avere un figlio si confonde con il "subirlo", sono spariti, il tempo in cui le sue necessità di piccolino avevano sempre la meglio pure, in cui la voglia di cercare la vita di prima faceva far promesse sciocche e da doversi per forza rimangiare. E’ stato il corso naturale delle cose a portarmi qui dove sono ora, a guardare la tua vita dal di fuori e a dire "non avrei saputo far meglio", con tutte le aspettative soddisfatte e con consapevolezza che ora non resta che godersele
E quindi tornando all'inizio, ecco perché scrivo meno, ora che molte cose si sono aggiustate...non c'è molto da dire. Questo post partecipa al tema del mese delle Stormoms:Great expextations. Se anche tu vuoi sapere come partecipare vai alla paginafacebookdelle #stormoms!