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I soldi che quasi non sono soldi

Creato il 21 settembre 2012 da Andreapomella

I soldi che quasi non sono soldiIn ufficio il distributore automatico di snack accetta monete dai 5 centesimi in su, quindi non accetta monete da 1 e 2 centesimi. Così qualche volta faccio un gioco, che non è proprio un gioco, ma è più una stravaganza che però mi serve a determinare un particolare aspetto della natura umana. Insomma, infilo una moneta da 1 centesimo nella fessura, ma siccome il distributore non accetta le monete da 1 centesimo, subito si sente il tintinnio della monetina che ricade nella bocchetta da cui esce il resto. A quel punto io non raccolgo la moneta, la lascio lì dov’è, e me ne torno nella mia stanza. Esco di nuovo dopo qualche minuto, e succede sempre che la monetina da 1 centesimo sia sparita. Ciò significa che nel frattempo c’è stato qualcuno che non ha saputo resistere alla seduzione di quella monetina da 1 centesimo, qualcuno che si è guardato intorno con aria furtiva, ha raccolto la monetina senza padrone, se l’è infilata in tasca ed è placidamente tornato alle sue occupazioni. Il punto è che una moneta da 1 centesimo di euro vale quanto un bruscolino caduto dal sacchetto di uno spettatore in un cinema all’aperto. A nessuno però verrebbe in mente di raccogliere un bruscolino rimasto sulla sedia di plastica di un cinema all’aperto, mentre basta lasciare incustodita una moneta da 1 centesimo di euro per attirare un umano qualsiasi incapace di riconoscere il valore oggettivo di quella moneta. Ciò che voglio dire è che non ce l’ho tanto con i soldi, quanto con il modo con cui gli uomini bramano i soldi; compresi i soldi che valgono talmente poco che quasi non sono nemmeno soldi.


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