I soliti idioti: Il film (Italia 2011)Regia: Enrico LandoCast:
Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Marco Foschi, Miriam Leone, Giordano De Plano, Gianmarco TognazziGenere: (solito) idiotaSe ti piace guarda anche: I soliti idioti - La serie, Scemo e più scemo, S.P.Q.R.
Prendo un impegno: cercherò di scrivere una recensione del film de I soliti idioti senza dire mai: “Dai, cazzo!”.Da adesso in poi. Ce la farò? Mi sa di no, cazzo!
"Prendi appunti, Clint Eastwood!"
La scelta di concentrarsi soltanto su alcuni personaggi e non su tutti è comunque giusta e per ovvie ragioni inevitabile. Soprattutto per evitare la natura troppo sketchosa degli episodi tv e cercare di dare un senso all’operazione cinematografica. Rischio evitato solo in parte, visto che i personaggi di contorno rimangono appunto un contorno piuttosto superfluo. Gli omosessuali ad esempio regalano alcuni momenti divertenti, però sono presenti giusto attraverso una serie di videoclip musicali che, se all’interno dello show televisivo hanno un senso, all’interno di una pellicola cinematografica, o presunta tale, appaiono piuttosto campati per aria.Tra gli altri personaggi ci sono anche il metallaro Sebastiano e la tizia del “sciono sciubito da lei”, la cui presenza era obbligatoria, considerata la popolarità, però pure loro non trovano un adeguato inserimento all’interno della storia.Superflui anche gli (im)moralisti. Però la loro presenza è normale. Così come la volgarità. La volgarità per far ridere è normale. È normale, Marialuce!
La scelta di presentare solo alcuni personaggi era quindi obbligatoria. Si può però discutere sulle scelte che sono state fatte: è infatti un peccato aver lasciato fuori alcuni dei personaggi più divertenti della serie tv, come i già citati preti, i bambini di “mamma esco” Nicolò e Gigetto, l’attualissimo Precario, i palestrati del “quindi quindi” con la partecipazione di Rocco Tanica, i morti di sonno, il nichilista, l’amica cieca e soprattutto il mitico Mafioso.
"Cannibal, che minchia di film guaddi?"
C’è una corrente di pensiero che bolla tutte le cose volgari come stupide. Idiote, appunto. Però, come non mi stancherò mai di ripetere, i cinepanettoni non fanno schifo perché sono volgari. Fanno schifo perché non hanno al loro interno una minima idea di cinema e presentano sempre la solita (idiota) solfa di scenette.Se i soliti idioti vengono criticati perché sono volgari, non mi sta bene. Se questo film viene criticato invece per la seconda questione, ci sta benissimo. A livello cinematografico, il livello qui presente è infatti parecchio basso, per quanto comunque superiore rispetto alle solite (idiote) porcate con De Sica, Boldi, Pieraccioni, Salemme… La regia infatti è piuttosto anonima e lo spunto di sceneggiatura è di quelli che il Nongio e il Biggio possono aver tirato fuori e sviluppato interamente nella durata di un solo aperitivo: la storiella è quella di Ruggero che cerca di evitare le nozze del figlio Gianluca e, per cercare di vincere una scommessa fatta con un suo amico coattone, deve portarlo a Roma a farlo trombare con una strafiga del mondo dello spettacolo. Tutto questo (tutto questo si fa per dire), mentre i personaggi secondari si apprestano a partecipare al matrimonio. Fine della tramona.
Un aspetto positivo sono invece la fotografia, così come nella serie televisiva curata più di alcuni film “d’autore” italici, un trucco che come detto fa sfigurare persino quello delle produzioni hollywoodiane, e una piacevole colonna sonora. Le canzoni sono firmate dagli stessi idioti, in particolare dal Francesco Mandelli che ha piazzato come tema ricorrente la piacevole “I don’t like you anymore” della sua band, gli Orange, più alcune canzoncine “idote” originali. La ciliegina sulla torta è però la presenza della ballad “No distance left to run” dei Blur, che il Nongio da bravo britpopparo che si rispetti ha pensato bene di utilizzare nel momento più drammatico (si fa per dire) della pellicola.
E visto che tanto ormai non sono riuscito a mantenere fede all’impegno preso a inizio post, vi lascio con una “Dai cazzo nucleare” dei Verdena featuring I soliti idioti.