I Soprano: Insolita Criminalità

Creato il 04 luglio 2011 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Nella storia del cinema e della “fiction” per la televisione, sono stati svariati i tentativi di portare sul piccolo schermo le vicende legate alla criminalità organizzata; e in particolare, negli USA, quelle legate alle mafie italo-americane, tra film, videogiochi e serie televisive. I due filoni principali rimangono senza dubbio quelli legati alle grandi produzioni per il cinema. Da un lato, il filone “serio”, come la trilogia de Il padrino (1972; 1974; 1990) di Francis Ford Coppola, o Quei bravi ragazzi (1990) di Martin Scorsese; dall’altro lato quello “comico”, con opere che in gran parte sono parodie dei film appena citati, come Terapia e pallottole (1999) di Harold Ramis, oppure Mickey occhi blu (1999) di Kelly Makin. Un’opera che è riuscita a sintetizzare perfettamente le due “correnti” suddette, fondendole con elementi di carattere grottesco, è la serie televisiva de I Soprano (1999-2007). Articolata in sei stagioni, creata da David Chase (pseudonimo dell’italo-americano David De Cesare), e prodotta dal canale televisivo HBO (noto per aver co-prodotto ed editato Six Feet Under e True Blood), la serie affronta le vicende legate alla famiglia malavitosa omonima, e non di rado si toccano temi come quello della morte, della droga e soprattutto della violenza, ricorrente in questo prodotto e motivo di numerose critiche da parte dei “benpensanti”.

Mescolando azione, commedia e scenari stravaganti che regalano attimi di vera godibilità “videoludica”, I Soprano propone una commistione data anche dal fatto che buona parte del cast ha recitato in ruoli principali e secondari in Quei bravi ragazzi, mentre il resto degli attori ha interpretato ruoli in Mickey occhi blu; a questo proposito, una caratteristica particolare che rende l’intreccio del telefilm ancora più “credibile”, è che la quasi totalità degli interpreti è realmente di origine italo-americana. E alcuni personaggi della serie, come il boss Tony Soprano, Cristopher Moltisanti o Paulie Gualtieri, hanno fatto veramente breccia nel cuore dei telespettatori americani, e in alcuni casi hanno incrementato considerevolmente la notorietà degli attori che li hanno impersonati, come James Gandolfini e Michael Imperioli.

Oltre ai personaggi stressati, nevrotici e quasi “bipolari”, la ricetta vincente della serie sta in un sub-impianto ben calibrato da dosi di psicologia, simbologia e filosofia, celate dietro la narrazione principale che, se individuate, aggiungono significati diversi e “stranianti” al racconto. Infatti, un’attenzione particolare all’uso delle riprese, alla composizione della scena, e persino all’impiego degli animali in base al contesto, spesso sorprende piacevolmente. Non è una serie di basso profilo, dunque. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalle colonne sonore dedicate ai vari episodi, “musicati” prevalentemente dal repertorio “classico” rock americano: Bruce Springsteen, Beach Boys, Rolling Stones. Non di rado, i climax sono sottolineati dalla musica, che agisce attivamente sull’impronta emozionale della scena.

In altri casi, poi, vi sono comunque silenzi che riescono ad essere altrettanto eloquenti. Il successo in America è stato eccezionale: 5 Golden Globe Awards, 3 Emmy Awards, circa 80 premi secondari e altre 211 nomination. Purtroppo, in Italia il successo non è stato così folgorante: guardata forse come la solita spettacolarizzazione del fenomeno mafioso, è stata troppo presto bollata come serie poco gradita. E sulla scorta di quest’analisi precipitosa, che l’ha relegata nei bassifondi della seconda e terza serata, sono stati ignorati gli elementi più interessanti dell’opera. Un’ottima serie, intelligente e ben costruita che avrebbe meritato più fortuna nel nostro Paese. Tuttavia, come ogni buon prodotto, I Soprano ha saputo ritagliarsi un ruolo da “cult” tra i “tv show” degli ultimi dieci anni, ben valorizzando il lavoro preciso ed accurato di chi ha creato questo piccolo capolavoro.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Momenti di Musica: Nino Rota, gli anni ’70

    Nel nostro percorso alla riscoperta di Nino Rota, abbiamo parlato dei fantastici anni ’60 che hanno caratterizzato in maniera particolare la carriera del Maestr... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Giuseppe Causarano
    CULTURA
  • Una clamorosa storia vera, quella dell'unione fra un gruppo di attivisti gay di Londra e i minatori in sciopero contro i tagli di ventimila posti di lavoro... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Filmedvd
    CINEMA, CULTURA
  • I Magnifici100 di Giffoni 2015: tutti i film in concorso

    Sono varie e intense le tematiche affrontate dalle storie in concorso nella selezione ufficiale del Giffoni Experience 2015 (17-26 luglio): 98 i titoli tra... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Si è schiantato ieri, mentre era alla guida del suo aereo monomotore Tucano, presso le foreste di Los Padres, in California: un incidente fatale per James... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Filmedvd
    CINEMA, CULTURA
  • A Civil Action

    John Travolta, brillante avvocato civilista, fà il passo più lungo della gamba, prendendo a cuore una causa e sfidando i grandi studi legali. Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Sbruuls
    CINEMA, CULTURA
  • Torna Dirty Dancing al Teatro Nazionale Milano con tante novità

    Torna Dirty Dancing al Teatro Nazionale Milano con tante novità - Nella Milano dell'Expo, quasi a celebrare l'internazionalità del pubblico e la... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Luana Savastano
    PALCOSCENICO