
Ridiamo. Perché fa ridere. Ma pensiamo ai tanti che in questa città sono stati oggetto di pestaggi, intimidazioni, estorsioni, racket, violenze irraccontabili, prepotenze, paura, terrore di uscire di casa e quant'altro. Tutte cose che, nella burletta allestita da Bruno Vespa, sono passate in secondo piano. A beneficio di una operazione simpatia ignobile di cui non si deva smettere di parlare.
