Magazine Cinema

I spit on your grave – Non violentate Jennifer

Creato il 02 giugno 2011 da Soloparolesparse

Steven R. Monroe riprende la sceneggiatura di Meir Zarchi per creare un remake di Non violentate Jennifer crudo e violento come l’originale del 1978.

Jennifer è una giovane scrittrice e decide di isolarsi in una casa in mezzo al bosco per scrivere il suo nuovo libro.
Un gruppo di ragazzi del paese vicino irrompono in casa nottetempo e terrorizzano la ragazza costringendola ad una notte di violenze sessuali e psicologiche.
Alla fine dei loro umilianti giochi però se la lasciano scappare e si convincono che sia morta.
Jennifer però tornerà intenzionata a vendicarsi nel più crudele e doloroso dei modi.

Tre film in uno.
L’inizio lascia intendere che ci troveremo di fronte ad un horror classico, con la giovane ragazza sola nella casa nel bosco, il silenzio, i rumori a sorpresa, l’idea chiara che qualcosa di brutto succederà.
Quando poi però la cosa brutta succede davvero, non ci porta verso l’horror ma dritti dritti dentro l’orrore puro e reale di una violenza carnale di gruppo.

E qui Monroe è crudo, violento, esplicito, mostra tutto senza lasciare intendere niente, senza dubbi, senza cose non dette o non mostrate.
L’orrore di una violenza sessuale in tutta la sua sadica violenza, compreso lo shock che devasta la mente di una splendida Sarah Butler.
La sequenza in cui la Butler si muove tremando nel bosco completamente nuda e sporca di fango e delle schifezze che le hanno violato il corpo è splendida nella sua drammaticità e nella sua verosimile crudezza.

I spit on your grave – Non violentate Jennifer

E poi c’è la terza parte del film.
Il ritorno di Jennifer e la sua vendetta lucida e fantasiosa.
Il contrappasso è la scelta della ragazza, che si è ormai trasformata in una macchina con un unico obiettivo.
E qui di nuovo le sequenza sono esplicite e crude come lo erano quelle della violenza subita.

Gli effetti speciali sono assolutamente ben fatti e la completa mancanza di una colonna sonora da una bella mano a rendere quanto più realistico possibile tutto quello a cui assistiamo.

Senza dubbio un film estremo (come era l’originale del 1978) nella sua violenza fisica e psicologica, nella crudezza delle sequenze che arrivano come macigni perchè estremamente realistiche.

Nota a margine.
Sapete come odi spesso le traduzioni italiane dei titoli dei film. In questo caso l’originale I spit on your grave sarebbe Sputo sulla tua tomba, ma per assurdo finisco per preferire il titolo italiano perchè si infila in un filone storico di quegli anni ben definito.
Ovviamente il discorso vale per la pellicola originale perchè non ho notizie dell’uscita italiana del remake (qualcuno sa aiutarmi?)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :