I suoni di Amsterdam

Creato il 23 ottobre 2013 da Turiang

Se siete già venuti da queste parti sapete di cosa voglio parlarvi. I suoni di Amsterdam sono inconfondibili e ti catturano l’udito sin da quando metti il piede fuori dalla Stazione Centrale per la prima volta. Tram, semafori, bici, vento, acqua, voci, musiche.

I suoni di un luogo sono importanti. Ti rimangono impressi nella mente come un bassorilievo e in un attimo ti riportano a quei luoghi e alle sensazioni che lì hai vissuto e lasciato. Intrappolate per sempre solo per te in quel preciso contesto spazio temporale. Come un fantasma, buono o cattivo, che si agita solo nella tua mente quando passi o ricordi un posto che per tutti gli altri non significa niente.

Sto lasciando Amsterdam, per questo gli aggiornamenti scarseggiavano ultimamente. Ho intenzione di scrivere qualche altro post su cose della città di cui vorrei parlarvi e spero di non perdere il gusto a farlo lontano da qui. Nuovi progetti, nuove avventure da affrontare mi richiamano in Italia. Amsterdam sarà sempre nel mio cuore. In questi giorni sto girando per la città come un turista qualsiasi. A piedi. Per dire addio o magari tot ziens a tutti quei posti che mi piacevano.

Ero in un cafè bruin qualche giorno fa e la musica all’interno era una bellissima melodia al piano. Ho pensato che passerà un po’ di tempo prima che mi capiti di nuovo di essere in un posto del genere ed ho voluto aiutarmi a non dimenticare. Ho registrato quei suoni che tanto mi piacevano e li ho caricati su Soundcloud. Oggi ho fatto delle altre registrazioni camminando per Amsterdam. Per ora sono quattro in tutto. E’ la mia memoria audio di Amsterdam, almeno in parte. Ho scelto luoghi significativi non solo per me, così famosi da poter servire a tutti, anche a chi c’è stato solo una volta, per tornare ad Amsterdam con la mente per pochi minuti. Chi invece non c’è stato mai potrà sognare cosa l’aspetta. E’ l’eredità del blog. Che rimarrà a disposizione di tutti e chissà non possa continuare ad essere un aiuto, qualche volta addirittura un punto di riferimento per qualcuno.

Torno a casa dopo quasi un anno, ma ampiamente soddisfatto di ciò che mi ha dato Amsterdam. Le esperienze che ho vissuto qui mi sono servite molto per crescere ed arricchirmi. Soprattutto le persone, tantissime e stupende, che mi hanno riempito il cuore durante la vita olandese. Sono la cosa più difficile da lasciare qui, nel delicatissimo processo di valutazione di tutto ciò che è intorno a me per l’eventuale accesso alla valigia strapiena.

Ma ad Amsterdam si arriva e si parte di continuo. Anche loro prima o poi si ritroveranno di fronte all’immancabile decisione, che in media arriva dopo due anni e mezzo: tornare a casa o restare per sempre? C’è chi la risposta ce l’ha subito. Anche chi è convinto di una cosa e poi scopre che la verità è un’altra. Io ho sempre saputo che non mi sarei fermato per sempre. Nell’intervista per Voglio vivere così concludevo che “Amsterdam è un’amante esperta, non si incazza se siete innamorati di un’altra, ma nel frattempo passate le notti con lei”.

Allora venerdì parto e sullo specchio del bagno col suo rossetto scriverò:

Cara Amsterdam,

non dimenticherò mai il tempo passato insieme a te. Ma amo un’altra, lo sapevi dall’inizio, ed ho deciso di tornare da lei.

Sai che dico la verità e so che capirai.

Il tuo numero non lo cancellerò mai. Prima o poi ci rivedremo.

E sarà bellissimo come tutte le volte.

Angelo


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