Esoterismo dei Tarocchi nei secoli XVIII, XIX e XX
Elémire Zolla ci regala una dotta sintesi delle diverse visioni esoteriche del Tarocco a partire dal grande interesse verso la cultura egizia che si manifestò in Francia verso la fine del secolo XVIII.
«… Lo sfruttamento “esoterico” del mazzo data dall’ottavo volume di Antoine Court de Gébelin, Monde primitif, stampato a Parigi nel 1781, dove figura un articolo di M. le C. de M., probabilmente il conte di Meldet, il quale presenta il tarocco come escogitazione del dio egizio Thot, allineandosi all’opinione egizia della massoneria contemporanea, dove s’ instaurarono le logge androgine egizie di Cagliostro. Fu subito seguito dal cartomante Alliette (o Etteilla), autore di Maniere de se recreer avec le jeu denommé tarots, uscito nel 1783 e nel 1785, sempre a Parigi: voleva restaurare il mazzo egizio originario. Dopo queste fantasie antiquarie del ’700, l’occultismo francese dell’Ottocento riprese il tema, specie con Dogme et Rituel de la Haute Magie di Eliphas Levi o Alphonse Louis Constant, del 1856. Nel 1863 comparve L’ homme rouge des Tuileries di Paul Christian, ossia Jean-Baptiste Pitois. Papus attribuirà l’origine del tarocco ai Gitani, una tesi che Guénon deprecherà . In Inghilterra il culto dei tarocchi fu praticato da Arthur Edward Waite nell’ ambiente della Golden Dawn e tutti i membri della società giocarono “esotericamente” al tarocco divinatorio. La moda fu sostenuta da Aleister Crowley, che introdusse il gioco nei suoi rituali magici paramassonici. Un personaggio che resse le fila dell’interpretazione esoterica dei tarocchi fu il russo Valentin Tomberg, nato nel 1900 a San Pietroburgo, esiliato dopo la rivoluzione bolscevica in Estonia, dove studiò le varie religioni, mettendosi a fianco dell’antroposofia. Lasciò, postumo, un trattato in francese sui tarocchi, Meditazioni sui ventidue Arcani maggiori del tarocco, tradotto di poi in molte lingue, una con prefazione di Hans Urs von Balthazar: il gioco fondamentale si svolge fra due impulsi contrari, l’arrotolamento satanico che cristallizza la vita intorno a dei punti materiali (terra, nazione, individuo, organismo), l’altro invece l’espansione o gnosi.»
Elémire Zolla (Corriere della Sera, 21 settembre 1999)
- Vedi anche Inadeguatezza del linguaggio secondo Elémire Zolla