Magazine Astronomia

I tarocchi mi raccontano una storia...

Da Colorefiore @AmoreeDintorni

I TAROCCHI MI RACCONTANO UNA STORIA...Ho estratto casualmente i 22 Arcani Maggiori e carta per carta ho raccontato una storia. Questo è un esercizio che potete fare anche voi, anche limitato ad una domanda e ad un numero circoscritto di Arcani; aiuta a mettersi in contatto con le carte e a stimolare l’intuizione.Laura era una ragazza che aveva sempre cercato di mediare le situazioni,  evitava i conflitti e si tirava indietro nelle discussioni; quando i rapporti si facevano più intensi ed incominciava a sentirsi coinvolta emotivamente, si tirava indietro gentilmente e spariva senza troppe spiegazioni. (Temperanza)Sandra invece era energia allo stato puro, non stava mai ferma e sola, non riusciva a tenere a freno la lingua e la sua vita era fatta di passioni e terremoti emotivi.(L’Imperatrice)Vivevano nello stesso palazzo, sullo stesso pianerottolo e si erano incrociate centinaia di volte senza fare troppo caso una all’altra. Il risveglio era stato difficile per tutte e due, percepivano entrambe una grande solitudine ed un senso d’insoddisfazione. Si erano affacciate contemporaneamente alla finestra e in un tempo sospeso, senza pensieri, guardavano scorrere la vita nella strada sottostante. (L’Appeso)Nei due appartamenti era improvvisamente  squillato imperioso il campanello, era il postino che chiedeva ad entrambe di scendere per firmare una raccomandata.  (Il Giudizio) Correndo avevano immediatamente  chiuso l’uscio alle loro spalle e  si erano scontrate. Laura continuava a scusarsi con lo sguardo puntato a terra e Sandra la continuava a toccare per accertarsi che non si fosse fatta niente.. I loro sguardi si erano incrociati solo un istante e lo stato d’animo che le accomunava aveva stabilito un contatto particolare tra le due ragazze, che per la prima volta si vedevano veramente.  Una voce maschile rimbombava su dalle scale, il postino che aveva fretta d’andarsene le richiamava e le invitava a sbrigarsi. (L’Imperatore)Aperte e lette frettolosamente le raccomandate, avevano risalito insieme le scale e si erano ripromesse di prendere un caffè insieme nei giorni a venire.Laura, proprio per la sua difficoltà di mantenere a lungo i suoi rapporti, aveva trascorso molto tempo da sola e molto del suo tempo l’aveva dedicato alla lettura. Spesso si era ritrovata a parlare con i protagonisti dei romanzi e da loro aveva atteso consigli e conforto. Appena rientrata a casa, come sempre, si era diretta verso la biblioteca, ma , passando davanti allo specchio, era successo qualcosa di diverso dal solito. Era stata attirata dalla sua immagine, si era avvicinata sorridendo ed era stata colta da un’insolita euforia. (Il Matto). Era scoppiata a ridere, poi a piangere e poi di nuovo a ridere, finchè si era accasciata a terra, stravolta e stremata. Le era tornato in mente quello sguardo incrociato sulle scale, un contatto così intimo come non si permetteva da anni e un calore tiepido all’altezza dello stomaco.Si era rialzata e osservando il proprio viso si era accorta che gli occhi azzurri non smettevano di sorridere. Si era sorpresa a pensare anche a se stessa, che avrebbe dovuto iniziare a prendersi un po’ cura di sé e magari cambiare taglio e colore di capelli. In quelle poche ore il suo sentirsi quasi asessuata si era arricchito di una nuova e seducente femminilità. (La Luna)Anche Sandra aveva in qualche modo risentito di quello scambio, rientrata in casa non aveva accennato minimamente ad avvicinarsi alla segreteria telefonica e improvvisamente priva della sua solita frenesia aveva sentito il bisogno di fermarsi in poltrona a leggere un libro. Aveva preso il primo che le era capitato tra le mani, anche perché la libreria era stracolma di libri regalati e accatastati senza nemmeno sfogliarli. Era stata subito colpita dall’odore di carta stampata e aveva impegnato tutti i sensi per accogliere quell’oggetto tra le mani.  Non appena aveva cominciato a leggere aveva anche sentito il bisogno di scrivere ed afferrata la matita aveva iniziato a riempire le pagine di note e richiami.Tutte e due le ragazze stavano cercando lavoro e avevano mandato il loro curriculum allo stesso destinatario. Le due raccomandate contenevano l’invito a presentarsi due giorni dopo nello stesso posto, in una città molto distante dalla loro. Nell’offerta a cui avevano risposto non era spiegato esattamente il tipo di lavoro che rimaneva avvolto da un po’ di mistero, ma si richiedevano intuito e creatività. Questo le aveva attirate entrambe perchè avevano pensato che fosse l’occasione per dare una svolta alla loro vita. (Il Papa)Per Sandra si trattava di liberarsi da tutti i numerosissimi impegni già presi per quei giorni, per Laura si trattava di fare piazza pulita di tutti i “se” ed i “ma” che la invitavano alla prudenza, ma che spesso avevano significato immobilità. Qualcosa aveva totalmente scombinato la vita delle due ragazze.  (L’Arcano Senza Nome). Nel tardo pomeriggio erano uscite per gli ultimi preparativi per la partenza, ignare del coinvolgimento una dell’altra nella stessa esperienza. Anche questa volta erano uscite di corsa  contemporaneamente e si erano nuovamente scontrate. (Il Carro) In questa occasione però erano scoppiate tutte e due a ridere e scendendo, giustificando la propria fretta con l’impegno dei giorni dopo, si erano accorte di puntare allo stesso obiettivo. Non era scattata nessuna rivalità, ma molta complicità e avevano deciso di fare il viaggio insieme con l’improbabile auto di Sandra.Quella giornata, che era iniziata apparentemente male per entrambe, ora lasciava intravedere una nuova prospettiva densa di belle novità.(Il Sole)Tenevano molto a quella possibilità di lavoro e si sentivano un po’ spaventate ed inadeguate per il mistero che ancora lo circondava. Spesso non ci si rende conto che quelle che viviamo come debolezze possono in certi casi trasformarsi in punti di forza. Si rischia di chiedere troppo a se stessi e si pretende la perfezione, non potendo che deludere le proprie aspettative. (La Giustizia) Sandra con la nuova pettinatura stava tornando a casa e si era attardata all’edicola a comprare una rivista. Improvvisamente qualcuno l’aveva toccata ad una spalla, si era voltata ed era rimasta coinvolta in un abbraccio così stretto da non farla respirare e che la tratteneva in modo da impedirle di vedere chi aveva davanti. Non appena aveva potuto alzare lo sguardo, aveva sentito il calore invadergli il viso e per l’emozione due enormi lacrime si erano fermate agli angoli degli occhi. Era Marco, un ragazzo di cui si stava innamorando l’anno prima e da cui si era allontanata senza dare alcuna spiegazione. (La Torre) Era bello…più che mai e, in questa occasione, il cuore, libero da costrizioni,  aveva cominciato a batterle velocemente in gola e le impediva quasi di parlare.Marco stava parlando, anche lui emozionato, e le stava dicendo che questa volta non l’avrebbe fatta scappare, lui stava andando nella sua casa al mare e voleva portarla con sé per farsi spiegare i motivi della sua scomparsa. Lei non era riuscita a dirgli che aveva già un altro impegno ed erano già in cammino verso il suo appartamento per prendere un minimo di bagaglio. Aveva quel breve tratto di strada per decidere cosa fare (L’Amante), se lasciarsi trasportare in questa avventura o partire con Sandra, come previsto.Si sentiva agitata, ma percepiva anche una grande forza dentro di lei, nuova e inattesa, e sentiva che, qualsiasi cosa avesse deciso, la sua vita sarebbe sicuramente cambiata in meglio. (La Forza)Sentiva dentro di sé anche una grande voglia di lasciarsi andare; per molto tempo si era controllata ed ora voleva assecondare quella forte emozione , provata nel rivedere Marco. Quando disse a Sandra che non poteva più partire con lei, le vide affiorare la delusione in viso e stava già ritornando sulla sua decisione. Fortunatamente l’altra l’abbracciò e la spinse gentilmente oltre la porta, impedendole di dire altre parole.Chiuso l’uscio e rimasta sola Sandra si era lasciata invadere dalla malinconia, aveva iniziato a viaggiare  nei ricordi arrivando a quell’ultima giornata così strana e così densa di significati. (L’Eremita) Se le cose erano andate così, sicuramente un motivo c’era e sentiva che tutte le esperienze vissute le sarebbero senz’altro servite in quel nuovo lavoro.Sembrava che entrambe le ragazze avessero vissuto in un certo modo per prepararsi a quello che stava succedendo e che adesso avessero tutti gli strumenti per affrontare le esperienze future. (Il Mago)Avevano preso delle decisioni importanti e si erano assunte le loro responsabilità, facendosi guidare dalle emozioni scaturite da quello sguardo mattutino. (La Ruota della Fortuna)Curiosando nelle loro vite qualche mese dopo avremmo visto Laura vivere finalmente una storia d’amore e di passione e Sandra coinvolta dal suo nuovo lavoro, serena e a contatto con molta gente. (Il Mondo)I TAROCCHI MI RACCONTANO UNA STORIA...

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