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I Tarocchi secondo Jodorowsky sono uno strumento psicologico

Da Colorefiore @AmoreeDintorni
I Tarocchi secondo Jodorowsky sono uno strumento psicologicoNel libro di Jodorowsky "La via dei Tarocchi" c'è un capitolo dedicato a come è cambiato nel corso del tempo il suo pensiero sulla "lettura dei Tarocchi".
Quello che segue è il suo percorso sintetizzato e trascritto con le mie parole; credo possa aiutare a vedere questa pratica, offuscata da molti pregiudizi, sotto un nuovo punto di vista.
All'inizio J. aveva usato gli Arcani solo come uno strumento per conoscersi meglio, insieme allo studio dell'Alchimia e della Cabala e riteneva vergognoso usare le carte per predire il futuro.
Aveva attribuito a ciascun Arcano un'azione riassunta da una parola. Il Matto....viaggiare,
Il Mago...mostrare, L'Imperatrice...sedurre, L'Imperatore...comandare, Il Papa...insegnare, L'Innamorato...scambiare, Il Carro...conquistare, La Giustizia...riequilibrare, L'Eremita...illuminare,
La Ruota di Fortuna...comprendere, La Forza...dominare, L'Appeso...trattenere,
Arcano XIII...eliminare, Temperanza...calmare, Il Diavolo...tentare, La Torre...festeggiare,
La Stella...dare, La Luna...immaginare, Il Sole...creare, Il Giudizio...rivivere, IlMondo...trionfare,
La Papessa...leggere e nella Papessa aveva cercato indicazioni riguardo la lettura stessa dei Tarocchi. Dai simboli in essa racchiusi aveva dedotto che i Tarocchi realizzavano il loro scopo solo quando venivano utilizzati per aiutare gli altri e diventavano  specchio dell'anima del consultante. Jodorowsky non accettava però la lettura come predizione di un futuro già scritto e l'impossibilità di sfuggire alla propria sorte.I Tarocchi potevano diventare uno strumento psicologico col quale giungere a conoscere l'essenza reale, innata e non acquisita del consultante e per condurlo a smettere di essere quello che gli altri volessero che fosse per arrivare ad essere quello che era veramente.
Aveva così incominciato a leggere i Tarocchi attenendosi a quattro leggi:
  1. "Per quel che ne so"...essendo la realtà infinita, nessuno può sapere tutto
  2.  "Fino ad un certo punto"...niente è definitivo,nè assolutamente generale, esiste sempre la possibilità di un'eccezione
  3.  "A rischio di sbagliare"...niente di quello che può dire un essere umano può essere infallibile
  4.  "Se le va bene"...le cose sono quelle che sono perchè prima abbiamo adeguato i nostri linguaggi
Per essere più efficace nella lettura aveva iniziato osservando molto il consultante, arrivando poi a cogliere tutto con uno sguardo e a concentrarsi esclusivamente sulla lettura delle carte.
Questa dipende, secondo j., dall'incontro di tre combinazioni, quella che aveva condotto lì il consultante, quella che aveva condotto lì il tarologo ed il momento in cui sarebbero state scelte le carte.
Il consultante aveva poi tutti i diritti di accettare la lettura, metterla in discussione o chiedere di chiarirla.
Nell'incontro Tarologico lo scopo è "guarire" il consultante aiutandolo a vivere.
Questo è un compito difficile perchè l'essere umano può essere considerato come un contenuto meraviglioso racchiuso in un "contenitore ammalato". Difende i propri limiti con tenacia perchè si è identificato con loro, per quanto dolorosi essi siano. Se non ammette   la capacità di guarigione del proprio pensiero diventa pieno di rabbia , sminuisce la propria capacità d'amare e di essere amato, perde la fiducia nella propria creatività e si vergogna dei propri desideri. A volte i sensi di colpa gli fanno credere che quello che gli succede è un castigo giusto e voluto e di non meritare di uscire dalla sofferenza.A volte ha desideri interminabili ma è bloccato dal desiderio di desiderare o , sentendosi impotente, ha l'ansia di distruggere ciò che lo disturba, eliminando chi l'ha ferito, vendicandosi e alla fine distruggendo se stesso. A volte rimane invischiato nell'iperattività sessuale senza mai trovare un partner che lo soddisfi completamente o ha bisogno della notorietà e soffre se non ce l'ha o come critico spietato è incapace di riconoscere il valore altrui per venire rassicurato del proprio valore. A volte per paura di trasformazioni non accetta di fare nuove conoscenze, si crogiola nell'ignoranza diventa la persona del "no" e del "ma".
Il consultante vivendosi come una parte separata dal tutto non si rende conto che la realtà non si comporta come un modello prestabilito ma in modo incomprensibile ed in ciò risiede la possibilità di una qualsiasi trasformazione; ma più grande è la separazione dagli altri minore è la coscienza.
Nell'Universo non succede nulla senza il movimento e la trasformazione.
Se il tarologo tenta di condurre il consultante a trasformazioni a cui non è ancora pronto, "questi si sentirà come se gli cavassero i denti".
Per cambiare bisogna VOLER CAMBIARE, SAPERE che si può cambiare e infine ACCETTARE le conseguenze del cambiamento.
Continua...
I Tarocchi secondo Jodorowsky sono uno strumento psicologico

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