Si perde nell’infinito il respiro dei giorni, assolti i peccati nel propagarsi dell’ombra.
Il buio placa e si riveste di muschio il cervello stanco.
E’ un divenire statico, un passaggio immobile, la ragnatela delle opinioni appallottolata.
E’ una meditazione interiore, senza meta.
Se sai dove andare, credimi, non andarci: nessuno applaudirà al tuo ritorno.
Resta qui.
Chiara