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I TEMPLARI: Alcune riflessioni

Creato il 29 luglio 2011 da Ilmulinodeltempo @IlMulinodelTemp

I TEMPLARI: Alcune riflessioni

Templari nella loro classica iconografia


Quando parla diTemplari l’appassionato di storia medioevale, e dei Cavalieri del Tempio inparticolare, si trova sempre in un certo imbarazzo per via delle troppedistorte informazioni che circondano l’argomento.Fino a qualche tempo fa, nellamaggior parte dei casi, l’interlocutore non sapeva di cosa si stesse parlando eguardava l’entusiasta narratore con una certa commiserazione mista ad ironia.Ora le cose sono cambiate graziea Dan Brown e al suo romanzo speudostorico, che mischia in un calderone tutta lasplendida tradizione esoterica occidentale, molte persone si ritengono espertesull’argomento, e, convinti che i Templari fossero una sorta di setta dedita achissà quali complotti, osservano lo storico con sospetto e una certadiffidenza.Nei nostri articoli abbiamo accennatoad alcuni misteri che coinvolgono Il Tempio, come l’adorazione del Baffomettolegata al culto di San Giovanni Battista e al mito celtico, o la misteriosaattività di scavo di  Hugues de Paynsecompagni a Gerusalemme; ma questi sono interessanti aneddoti, curiositàstoriche, che arricchiscono lo studio, ma certamente non lo esauriscono.La storia dei Poveri Cavalieri diCristo, è fatta di sacrificio e dedizione ad un ideale che essi hannoservito fino alle estreme conseguenze.Moltissime organizzazioni esoterichee non, si rifanno alla tradizione templare, utilizzandone simboli e copiandonei riti, tutto ciò è lecito e dimostra che l’alta Cavalleria spirituale halasciato un segno indelebile nell’immaginario occidentale, ma non bisognaconfondere l’Ordine del Tempio originale con i suoi attuali imitatori.
Chi decideva di entrare nell’ordine,doveva essere pronto a rinunciare a se stesso e ad entrare in una comunità dovei bisogni e i desideri individuali erano sacrificati a vantaggio dellacollettività.Il cavaliere non possedeva nulla,non poteva decidere cosa fare, dove andare o quando riposare, è quindi chiaroche per potersi definire Templari si deve essere pronti ad essere come loro.
La storia dei Templari si mescolainevitabilmente con quella delle Crociate, essi sono stati i maggiorirappresentanti dell’ideale che le aveva provocate, però, nel corso dei circaduecento anni di vita dell’ordine impararono a conoscere e rispettare le altrereligioni con le quali entrarono in contatto.  Molti  indizi ci portano ad essere convinti chedurante la loro permanenza in Terra Santa essi ebbero profondi rapporti con Mussulmanied Ebrei e che, resesi conto che i punti di contatto tra la religioneCristiana, l’Islam e il Credo di Abramo erano più numerosi delle differenze, siadoperarono  per creare un sincretismotra di esse e così por fine alle guerre che si nascondevano dietro il vessillodella fede.

Tutta la tradizione Templaretrova le sue radici in quella Celtica; i Celti erano un popolo indoeuropeo cheportava con se un antichissimo retaggio neolitico, infatti essi praticavano ilmatriarcato ed erano dediti al culto della Grande Dea Madre (in un precedentearticolo abbiamo trattato l’argomento in riferimento alle tradizioni “DelPopolo Megalitico”: http://ilmulinodeltempo.blogspot.com/2011/06/megalitismo-altre-piccole-riflessioni.html).Il fatto che praticassero ilculto della Dea non implica che la loro fama di popolo guerriero ed indomitosia falsa, però gran parte delle caratteristiche che sono state loro attribuitenel ventesimo secolo e che sono servite ad avallare dei movimenti politicisviluppatisi in tempi molto lontani da quelli dei celti, sono delle forzatureche niente hanno a che fare con la verità storica.L’epopea Templare si èsviluppata ed è tragicamente finita nel medioevo, i Cavalieri erano l’incarnazionestessa degli ideali medioevali, erano uomini del loro tempo, con tutte lecontraddizioni tipiche dell’epoca. La loro stessa esistenza era unacontraddizione, quell’essere monaci e guerrieri allo stesso tempo, creò nonpochi problemi  ai teologi del periododelle Crociate e solo l’influenza di Bernardo di Chiaravalle, abate deiCistercensi e loro più grande sostenitore, potè risolvere la difficilesituazione.Studiare la storia medioevalevuol dire immergersi in un mondo fatto di alti ideali e spirito di sacrificioormai perduto per sempre, come perduti per sempre sono i Cavalieri del Tempio.Di essi rimane il racconto delleloro incredibili gesta, del loro coraggio e della assoluta dedizione alla causadelle Crociate; noi possiamo ammirarli e cercare di portare alla luce tuttoquello che riguarda la loro storia, ma pretendere di resuscitarli e piegarli ainostri scopi è impossibile e offende la loro memoria.


 Fabrizio e Giovanna

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