Pagg. 106-107: «Lungo il Camí Romeu, ossia il percorso che conduceva a Santiago de Compostela, i templari possedevano il castello di Ponferrada, ricevuto nel 1178 da Fernando II, re del León, per la protezione di pellegrini in transito. La città deriva il suo nome da un ponte di pietra, con parapetti in ferro (pons ferratus, appunto), che il vescovo Osmundo de Astorga aveva fatto costruire nel 1082.
La fortificazione, situata su un’altura a controllo della confluenza dei fiumi Sil e Boeza, venne realizzata tra il 1178 e il 1282, sfruttando i resti una precedente struttura di epoca romano-visigota. Ha la forma di un quadrato irregolare, con il lato nord-occidentale a strapiombo sul fiume Sil; gli altri lati, protetti dall’alto giro di mura e da torrioni tondi e quadrati, prospettano verso l’abitato.
L’ingresso, a sud-ovest, avviene attraverso un sistema di doppio portale, difeso da due torri circolari esterne e due interne, con fossato (ora colmato) e saracinesca in ferro. La vasta corte interna non presenta più gli antichi edifici medievali, di cui si vedono le fondamenta, ma costruzioni di epoca successiva, come le scuderie costruite nel 1848; durante la guerra di Spagna, contro i francesi di Napoleone, alcune torri vennero fatte brillare per evitare che cadessero in mano al nemico.
Interessante è l’iscrizione, scolpita nella torre principale, che riporta due versetti del Salmo 127: «Se il Signore non veglia sulla città / veglia invano chi la custodisce».
Secondo una leggenda, gli operai del Tempio, per procurare il legname necessario alla costruzione del castello, iniziarono ad abbattere gli alberi dei dintorni; mentre stavano tagliando una quercia (encina, in spagnolo), improvvisamente questa si aprì a metà, mostrando un’immagine in stile bizantino della Madonna con Bambino, la Virgen de la Encina, ancora oggi venerata in città nella basilica de la Encina».
Ponferrada, basilica della Virgen de la Encina – Fonte: Wikipedia
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Castello templare di Ponferrada – Fonte: Wikipedia