Tranquillizziamo subito i lettori preoccupati dal titolo: non si tratta di una notizia vera, ma solo di un esperimento mentale. Gli estremisti islamici (che pure in questi giorni stanno dando il peggio di loro stessi) questa volta non c'entrano nulla.
Proviamo però a immaginare un evento del genere: un gruppo di islamisti, con bambini al seguito, entra a Gardaland. I bambini però sono solamente una copertura: appena all'interno del parco i terroristi iniziano a seminare il panico lanciando in mezzo alla folla delle devastanti armi chimiche, che a differenza delle armi da fuoco non vengono rilevate dai metal detector. Il gas rilasciato è tra i più pericolosi: secondo le stime non ufficiali di diverse ONG, ogni anno questo gas uccide 122.000 persone nelle zone di guerra del terzo mondo, dove viene regolarmente utilizzato come arma chimica; si tratta di 334 morti al giorno, in maggioranza bambini, i cui sistemi respiratori sono più vulnerabili.
Date le condizioni di partenza, il fatto che nel parco divertimenti non ci siano vittime può essere tranquillamente considerato un miracolo: i sistemi di aerazione disperdono il gas prima che venga inalato. Diverse centinaia di bambini finiscono intossicati, ma fortunatamente tutti sopravvivono.
Ora chiedetevi: come reagirebbe il mondo a questa notizia? Possiamo facilmente immaginarlo: Enrico Mentana farebbe uno speciale della durata di 36 ore sull'emergenza terrorismo in occidente. Salvini rimbalzerebbe da uno studio televisivo all'altro con una palese erezione, il papa pregherebbe per la pronta ripresa degli intossicati chiamandoli uno per uno, il presidente della Repubblica farebbe un discorso invitando la nazione ad essere unita di fronte a questa nuova emergenza, tutti i capi di stato e di governo esteri manderebbero messagi di solidarietà, e Beppe Grillo pubblicherebbe sul suo blog l'intervento di un esperto in fuffologia che spiegherebbe che si tratta di una messinscena organizzata dagli americani in combutta con Renzi.
La causa principale di questa epidemia è il calo catastrofico delle vaccinazioni contro il morbillo che si è verificato negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni circa. Calo dovuto in gran parte alle campagne degli antivaccinisti, la cui propaganda in particolare negli USA trova terreno estremamente fertile. Questo può essere attribuito a diverse concause:
- La scarsissima alfabetizzazione scientifica degli americani. Soltanto poche settimane fa, un sondaggio ha rivelato che l'80% della popolazione americana vorrebbe l'etichettatura obbligatoria per i prodotti contenenti DNA, mentre in un rapporto del febbraio 2014 la National Science Foundation rivelava che quasi metà degli americani non accetta la teoria dell'evoluzione, appena il 40% sa che il Big Bang ha dato origine all'universo, e il 26% addirittura ignora che la terra giri attorno al sole.
- Il fatto che il morbillo fosse stato completamente debellato dagli USA già dal 2000, fattore che ha indotto erroneamente molte persone a ritenere il pericolo di un contagio inesistente.
La presenza di una forte componente religiosa all'interno della società: si tratta di un fattore importante, in quanto per andare incontro alle diverse confessioni religiose, molte legislazioni statali permettono varie forme di obiezione di coscienza, anche in ambito sanitario. In California, dove è scoppiata l'epidemia di Disneyland, i genitori possono legalmente scegliere di non far vaccinare i propri figli; la percentuale di popolazione infantile non vaccinata in California è il 13% (più alta che in Ghana, per esempio, 11%).
Cosa c'entrano gli antivaccinisti con i terroristi? Tutto e niente. Il vaccino naturalmente è una malattia, non certo un gas nervino. Tuttavia uccide circa 122.000 persone all'anno, principalmente bambini; le stime non sono fatte da anonime ONG, ma dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Prima del 1980, anno in cui si è diffusa la vaccinazione contro il morbillo, i morti all'anno erano due milioni e mezzo.
Il morbillo è tra le malattie più virali conosciute: la probabilità di contrarre il virus stando nello stesso ambiente di una persona infetta è superiore al 90%. Per fare un paragone, un malato di ebola che non viene isolato contagia in media altre due persone; un malato di morbillo diciotto. A tutti gli effetti, una persona malata di morbillo in un'area affollata rappresenterebbe una formidabile arma batteriologica, persino se le altre persone fossero tutte vaccinate: i vaccini infatti non sono efficaci al 100%, quindi qualche individuo può comunque restare contagiato. Figuriamoci nel caso in cui fossero presenti persone non vaccinate: bambini troppo piccoli, persone allergiche al vaccino, o che non possono venire vaccinate per patologie del sistema immunitario.
Il terrorista agisce in base ad un suo credo irrazionale, ingiustificabile, e antiumano; il genitore che non vaccina il proprio figlio, anche. La totale assenza di pensiero logico è identica per entrambi: le ipotesi di correlazione tra vaccini e autismo non sono più scientifiche di qualunque fede religiosa, da Allah a Manitù passando per Shiva, Cthulhu e l'Invisibile Unicorno Rosa.
Il paragone fino a qui è volutamente provocatorio, ma le conclusioni no: gli antivaccinisti sono persone con cui trattare e ragionare è impossibile, esattamente come con i terroristi. La loro capacità di irretire e convincere le persone, nonostante le campagne di informazione della comunità scientifica, è più forte che mai, come dimostrano alcuni drammatici sondaggi effettuati negli Stati Uniti. Si tratta di imbecilli, ma di imbecilli pericolosissimi, verso i quali la tolleranza è altrettanto grave della passività di fronte al terrorismo peggiore. Punirli come criminali è sicuramente fuori luogo, ma non fare nulla può essere persino peggio.
Rispetto alle altre malattie epidemiche, il morbillo è stato debellato più di recente, e questo è il motivo per cui ha fatto in fretta a ripresentarsi quando è iniziato il calo delle immunizzazioni; ma se il trend antivaccinista dovesse continuare a crescere non è escluso che anche altre patologie possano tornare a bussare alla porta. Come la poliomielite, che nel periodo di massima diffusione negli USA era causa di migliaia di morti l'anno (il picco di 3145 morti e 21.000 persone con paralisi risale all'anno 1952, non al medioevo); o la difterite, che dopo l'interruzione delle vaccinazioni di massa dovuta al crollo dell'Unione Sovietica, nei paesi dell'area ex-URSS fece registrare più di 50.000 casi, con mortalità tra il 20 e il 30%, che salivano al 50% in caso di ceppi epidemici.
Nel 2014 i casi di morbillo negli Stati Uniti sono stati più di 600, rispetto alle poche decine degli anni precedenti. Guardate attentamente il grafico qua sotto: è il grafico dell'imbecillità umana.
Luca Romano
@twitTagli