La moneta d'oro ritrovata a Sardi. Visibile l'immagine del leone.
(Foto: Esplorazione Archeologica di Sardi/Harvard University)
Sardi ha restituito, in questi giorni, agli archeologi ed alla storia dei reperti interessanti ed enigmatici che potrebbe chiarire le raffigurazioni monetali per cui la città era famosa. I depositi votivi di che trattasi sono costituiti da una piccola pentola con un coperchio, una moneta, un insieme di attrezzi metallici ed un uovo intatto a parte un foro deliberatamente fatto nell'antichità.
Gli scavi di Sardi sono effettuati da una squadra di archeologi dell'Università Madison del Wisconsin e vanno avanti, oramai, da diversi anni. Ultimamente gli archeologi stanno scavando al di sotto di un pavimento di una stanza del I secolo d.C., probabilmente andata distrutta a seguito di un terremoto intervenuto nel 17 d.C.. Proprio al di sotto del pavimento gli archeologi hanno scoperto un vaso dalle pareti sottili in ceramica, quasi del tutto intatto. Continuando lo scavo, gli studiosi hanno individuato una sorta di deposito di riempimento, contenente altri recipienti. I detriti contenuti nei recipienti, accuratamente rimossi, hanno rivelato una serie di piccoli strumenti appuntiti, una moneta con la figura di un leone ed il ritratto dell'imperatore Nerone ed un uovo intatto.
Il recente scavo a Sardi di un deposito rituale. Nelle ciotole
è stata trovata la moneta ed un uovo intatto.
(Foto: Esplorazione Archeologica di Sardi/Harvard University)
Sardi è la famosa città dove si ritiene sia stato inventato il primo conio per monete, per le quali si utilizzava l'elettro, una lega di argento ed oro, ed in seguito l'argento e l'oro puri. Le monete dell'antica Lidia sono molto rare, mentre sono piuttosto frequenti, negli scavi, i ritrovamenti di monete greche e romane. La moneta ritrovata negli ultimi scavi a Sardi mostra un ritratto di Nerone sul retto. La parte posteriore, invece, è stata martellata fino a renderla piatta e vi è stata incisa la figura di un leone. La raffigurazione del leone è molto importante perché era l'emblema dei sovrani della Lidia.