Magazine Diario personale

i titoli, che angoscia

Creato il 03 ottobre 2011 da Pesa
C'è tempo e tempo; tempo per disegnare, tempo per correre finché il sudore non raggiunge i tuoi occhi e devi necessariamente chiuderli perché bruciano troppo, tempo per ascoltare musica. E, mi sento in dovere di dirlo, c'è tempo per ascoltare determinati tipi di musica. 
Il Metal, il Punk, il Pop, ad esempio, son generi che puoi ascoltare praticamente sempre: quando sei con amici, in macchina da solo, davanti allo specchio, con la chitarra tra le mani mentre cerchi di riprodurre i riff della canzone in sottofondo, ecc ecc. 
Per certa musica invece il discorso è un po' diverso. Cambia totalmente il modo in cui la si deve percepire; certa musica è fatta per essere assaporata dall'inizio alla fine in modo da poter gustare ogni minima variazione, ogni sfumatura, insomma essere colta nel suo più intimo significato. Non c'è bisogno di concentrarsi su virtuosismi, assoli, scale, terzine suonate con il metronomo che viaggia a 200 bpm; basta stare sdraiati a letto, aver bevuto qualche bicchiere di birra o vino in più, aver fumato una canna, o semplicemente star bene con se stessi... ed ecco che tutto assume una sensazione diversa, tutto si colora di particolari mai visti, sensazioni mai provate, note che probabilmente non sentiremo se fossi immersi nell'ascolto all'interno di un tram o nella bolgia di una metropolitana.
Ritagliamoci piccoli spazi, cuciamo un angolo per noi stessi in cui, anche grazie ad un sano e bel bicchiere di birra fresca, possiamo riuscire a godere di qualcosa che va oltre le nostre conoscenze, oltre la nostra ragione. 
Per concludere vi propongo un esperimento. Ascoltate questa canzone, ora, stando davanti al PC totalmente disinteressati, probabilmente immersi nel lavoro e riuscendo a leggere queste poche righe in chissà quale momento di pausa. Ecco, l'avete fatto? Una volta tornati a casa riascoltatela in pace, dopo aver bevuto una birra, sdraiati a letto, dentro la vasca, stando abbracciati alla persona che amate. 
Ha un altro sapore, vero? 
Grazie Violet.

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