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I TONI DELL'AMORE - LOVE IS STRANGE di Ira Sachs (2014)

Creato il 17 novembre 2014 da Ifilms
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Scritto da Riccardo Tanco
Categoria principale: Le nostre recensioni
Categoria: Recensioni film in sala
Pubblicato: 30 Novembre -0001
Ira Sachs   Alfred Molina  

i toni dellamoreBen (John Lithgow) e George (Alfred Molina) sono una coppia che sta insieme da ben 39 anni e, dopo che lo stato di New York ha finalmente approvato le legge sui matrimoni gay, i due possono sposarsi. Quando la voce del matrimonio giunge alla scuola cattolica dove George lavora come insegnante di canto, costui viene licenziato. I due, non potendosi più permettere il loro attuale appartamento, saranno dunque costretti a separarsi e trovare una nuova soluzione per stare insieme.

 

I toni dell'amore – Love is strange è il nuovo film del regista americano Ira Sachs ed il primo ad uscire anche nelle nostre sale all'infuori dai circuiti festivalieri di Berlino e del Sundance Festival (dove le opere di Sachs sono spesso presenti).

Da sempre attento alla tematica di genere a partire dal suo esordio, The Delta (1996), fino al più recente e notevole Keep the Lights On, con I toni dell'amore Sachs compone un'opera dai toni e dallo stile delicato. Elegante nella regia, ambientata quasi tutta in interni e con pochi movimenti di macchina, così come elegante nello sviscerare le emozioni, I toni dell'amore si avvale anche delle efficaci doti attoriali dei suoi due protagonisti, John Lithgow e Alfred Molina, bravi a dipingere un'ottima alchimia di coppia senza cadere nelle solite banalità di personaggi omosessuali.

C'è delicatezza nei modi di raccontare la storia, molto semplice e diretta: due persone che sono insieme da una vita, costrette dalla società a separarsi. Sachs indaga con malinconica leggerezza il distacco fisico e mentale di due amanti che abitano in case diverse (ma sono comunque vicini) ed esplora le loro debolezze tanto da ignorare i personaggi di contorno che paiono solo come corollario per la vicenda di Ben e George.

I toni dell'amore, nonostante il suo fare dimesso, non è però esente da difetti. Il regista è indeciso su quale strada far prendere al suo film, tratteggia in maniera funzionale le atmosfere e forse trova anche un equilibrio tra le componenti di commedia e dramma, ma alla pellicola manca una posizione netta con cui guardare i suoi personaggi e il mondo che gli sta attorno. Non così triste da essere strappalacrime e non così divertente da ridere a ogni sequenza, Sachs gira un film sospeso che pecca per mancanza di coraggio ed è vittima di una struttura narrativa fin troppo prevedibile anche nelle presunte sorprese e che nel suo essere inno alla solidarietà tra persone, non trova la profondità e l'emozione che vorrebbe.

Voto: 2,5/4


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