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- Scritto da Riccardo Tanco
- Categoria principale: Le nostre recensioni
- Categoria: Recensioni film in sala
- Pubblicato: 30 Novembre -0001
I toni dell'amore – Love is strange è il nuovo film del regista americano Ira Sachs ed il primo ad uscire anche nelle nostre sale all'infuori dai circuiti festivalieri di Berlino e del Sundance Festival (dove le opere di Sachs sono spesso presenti).
Da sempre attento alla tematica di genere a partire dal suo esordio, The Delta (1996), fino al più recente e notevole Keep the Lights On, con I toni dell'amore Sachs compone un'opera dai toni e dallo stile delicato. Elegante nella regia, ambientata quasi tutta in interni e con pochi movimenti di macchina, così come elegante nello sviscerare le emozioni, I toni dell'amore si avvale anche delle efficaci doti attoriali dei suoi due protagonisti, John Lithgow e Alfred Molina, bravi a dipingere un'ottima alchimia di coppia senza cadere nelle solite banalità di personaggi omosessuali.
C'è delicatezza nei modi di raccontare la storia, molto semplice e diretta: due persone che sono insieme da una vita, costrette dalla società a separarsi. Sachs indaga con malinconica leggerezza il distacco fisico e mentale di due amanti che abitano in case diverse (ma sono comunque vicini) ed esplora le loro debolezze tanto da ignorare i personaggi di contorno che paiono solo come corollario per la vicenda di Ben e George.
I toni dell'amore, nonostante il suo fare dimesso, non è però esente da difetti. Il regista è indeciso su quale strada far prendere al suo film, tratteggia in maniera funzionale le atmosfere e forse trova anche un equilibrio tra le componenti di commedia e dramma, ma alla pellicola manca una posizione netta con cui guardare i suoi personaggi e il mondo che gli sta attorno. Non così triste da essere strappalacrime e non così divertente da ridere a ogni sequenza, Sachs gira un film sospeso che pecca per mancanza di coraggio ed è vittima di una struttura narrativa fin troppo prevedibile anche nelle presunte sorprese e che nel suo essere inno alla solidarietà tra persone, non trova la profondità e l'emozione che vorrebbe.
Voto: 2,5/4