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I Transient Lunar Phenomena TLP potrebbero essere legati all'attività del Sole?

Creato il 15 aprile 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Surveyor 7 - TLP

Credit: NASA

Uno dei misteri astronomici che riguardano la nostra Luna potrebbe essere in parte risolto: un nuovo studio discusso sul British Astronomical Association (BAA) di marzo 2013, analizza la relazione tra i Transient Lunar Phenomena (TLP) e l'attività del Sole.

Durante il corso degli anni, sono state raccolte molte segnalazioni dei fenomeni lunari transitori che appaiono come flash o bagliori provenienti dal suolo lunare. Dal momento in cui, la maggior parte delle osservazioni avviene casualmente da astronomi solitari, sono stati studiati relativamente poco.

Il loro nome è stato coniato da Sir Patrick Moore nel 1968 mentre una delle prime osservazioni risale addirittura al 1178, quando un gruppo di monaci di Canterbury vide un flash provenire dal lato in ombra della Luna crescente.

Ovviamente non tutte le segnalazioni antiche sono riconducibili ai TLP: a volte ad esempio, Venere molto vicino alla Luna in pieno giorno, potrebbe aver tratto in inganno. Tuttavia, pur eliminando le osservazioni dubbie, un buon numero di TLP ben documentati da esperti, rimane e per anni si è fatta strada la convinzione che i fenomeni lunari transitori siano legato al ciclo del Sole.

La prima ipotesi in tal senso, arrivò nel 1945 da H. Percy Wilkins, poi successivamente smentita.
I ricercatori, alla fine, hanno provato a cercare una risposta ipotizzando tutti i collegamenti possibili: dal ciclo solare ai terremoti, fino alla stessa attività umana.

Molti dei flash visti sul suolo lunare in ombra, sono attribuiti ad impatti meteorici ma quando siamo in presenza di nebbie e bagliori allora le spiegazioni diventano un po' meno chiare e durante le missioni Apollo, la NASA stessa aveva commissionato il progetto Moon-Blink per studiare i TLP.

La maggior parte dei fenomeni sono stati osservati nei pressi del cratere Aristarco, a nord-ovest della faccia visibile della Luna che venne direttamente controllato anche da Neil Armstrong durante la missione Apollo 11: egli notò che una zona intorno al cratere era molto più luminosa rispetto a quella circostante e sembrava presentare caratteristiche di fluorescenza.

Ora, lo studio del BAA, condotto da Jill Scambler, presenta un'analisi completa dei TLP classificati dall'Association of Lunar and Planetary Observers (ALPO) e dalla NASA, tra il 1700 e il 2010.
Tutti i rapporti sono stati classificati con una scala da 1 a 5, dove con 1 sono stati identificate le osservazioni dubbie, mentre con 5 quelle perfettamente documentate, condotte da personale esperto ed inequivocabili.

Così sono stati messi in relazione TLP e macchie solari, sfruttando il database NASA: l'ipotesi è che l'irradiazione solare causi un'emissione di gas oppure la polvere lunare si carichi elettrostaticamente e resti in sospensione.

Il Surveyor 7, il settimo lander lanciato dagli USA nel 1968, fu un testimone diretto di un TLP durante il crepuscolo lunare.

La ricerca pubblicata conclude: "anche se ci sono teorie che potrebbero dedurre che i TLP sono più frequenti durante l'attività solare, dal punto di vista del ciclo di macchie solari non ci sono prove a sostegno".
Tra l'altro, sembrerebbe che le osservazioni dei fenomeni lunari transitori sia diminuita durante gli ultimi decenni. C'è da sottolineare infatti, che ormai la Luna è praticamente sempre sotto controllo, con osservatori e astronomi amatoriali e così alla fine la percentuale dei fenomeni sconosciuti si è ridotta drasticamente.

Forse le prossime missioni, come il Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE) saranno in grado di rispondere alle domande ancora irrisolte.


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