I tre canali RadioRai festeggiano i 90 anni della radiofonia italiana

Creato il 06 ottobre 2014 da Digitalsat

Novant’anni fa, alle ore 21.00 del 6 ottobre del 1924, da un palazzo situato tra il lungotevere e piazza del Popolo, in via Maria Cristina, andò in onda la prima trasmissione radiofonica ufficiale della radio italiana, un annuncio letto dalla violinista Ines Viviani Donarelli che precedette un breve concerto eseguito da un quartetto d’archi.

Radio1: speciale Radio1 lunedì 6 ottobre con Arbore, Fiorello, Fo e Zavoli. Eccezionali audio storici: la radio del terremoto, il black out, un fuori onda di Giovanni XXIII.

"La radio fa novanta: dal transistor allo smartphone" è il titolo dello speciale di Radio1 in onda lunedì  6 ottobre dalle 10.40 alle 12.00. In studio Giorgio Zanchini e Ilaria Sotis con Renzo Arbore, Fiorello, Dario Fo, Sergio Zavoli, Enrico Vaime, Tiziano Bonini, Enrico Menduni. L'evoluzione tecnologica delle nuove frontiere digitali sarà approfondita dagli ingegneri del Centro ricerche Rai di Torino. Tra gli ospiti anche Giovanni Impastato, fratello del giornalista Peppino Impastato, ucciso in un attentato mafioso in Sicilia, nel maggio del '78, che poco prima di morire aveva fondato Radio Aut, un'emittente libera autofinanziata con la quale denunciava i delitti e gli affari dei boss. Le suggestioni della voce avranno come testimonial Roberto Pedicini, il Jack Folla radiofonico e doppiatore di Kevin Spacey. Regia di Leonardo Patanè e Ludovico Suppa.

Verranno proposti anche eccezionali documenti sonori, tra i quali il proclama di Armistizio di Badoglio dell'8 settembre 1943, il più grande black out nella storia d'Italia nella notte del 28 settembre 2003, i terremoti dell'Irpinia e quello dell'Aquila, quando la radio a pile, nell'imminenza della tragedia, era l'unico strumento di informazione per gli sfollati, un fuori onda di Giovanni XXIII che scherza con i tecnici della Rai, raccontando il dietro le quinte della sua elezione al soglio pontificio. Suggestioni musicali con un originale "medley" delle sigle della radio: da Gran Varietà e la Corrida a Stereonotte, Radioanch'io, Tutto il calcio minuto per minuto fino agli attuali jingle di Radio1 realizzati dai Calibro 35.

Radio2 festeggia i novant’anni della Radio con ‘La Radio fa 90!’, uno speciale Caterpillar in diretta dal Piccolo Teatro Grassi di Milano, dalle 18.00 alle 19.30.

Una grande festa, organizzata da Radio2, per celebrare un’ amica di tutti gli italiani: Radio Rai. E’ questo lo scopo di ‘La Radio Fa 90!’, l’evento firmato Radio2 che si terrà lunedì 6 ottobre in un luogo d'arte tra i più belli di Milano, il  Chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo Teatro Grassi. Da qui, Radio2 trasmetterà una puntata speciale di Caterpillar, con tanti ospiti e il pubblico. In diretta dalle 18.00 alle 19.30, a spegnere le 90 candeline di Radio Rai saranno i conduttori di Caterpillar, Massimo Cirri e Sara Zambotti, insieme a Michele Serra, Costantino della Gherardesca, Pacifico, Luca Bottura e molti altri protagonisti di Radio2: conduttori, registi, redattori e tutta la ‘varia umanità’ che giorno dopo giorno, lavora dietro le quinte. Nel corso di ‘La Radio Fa 90!’, conduttori, ospiti e pubblico degusteranno curiose torte a forma di radio, preparate da sapienti radioamatori-pasticcieri, e insieme ai 90 apparecchi radiofonici portati dagli ascoltatori, saranno immortalati in una ‘storica’ foto finale dell’evento. “La radio è nella vita di tutti, quindi al brindisi aspettiamo proprio tutti. E poi siamo proprio curiosi di sapere cosa regalerebbero gli ascoltatori alla radio di domani”, dicono Massimo Cirri e Sara Zambotti. Dalle 21.00 e fino alle 23.00, la festa si sposterà sotto il ‘tendone’ di Rock ‘n’ Roll Circus, dove Pier Ferrantini e Carolina di Domenico ospiteranno una diretta presentata insieme ai conduttori dei maggiori programmi musicali di Radio2: il resident dj Raffaele Costantino di Musical Box, Carlo Pastore di Babylon, Lele Sacchi di Radio2 in The Mix e, come  ‘maestro di cerimonia’, Filippo Solibello di Caterpillar A.M. Gli studi di Radio2 di Milano e Roma diventeranno il cuore pulsante di un flusso musicale che,  in collegamento con Londra, Berlino e Lisbona, percorrerà le vie di comunicazione sonora nell’epoca della rivoluzione digitale, producendo un dj set collettivo ed internazionale e cercando di capire quale sarà il futuro della musica in radio.

Radio3 dedica alla Radio una festa, dal vivo e con il pubblico, condotta da Marino Sinibaldi nella storica Sala A di via Asiago a  Roma, edificio che fu la prima casa della radio italiana diretta dalla Sala A di via Asiago, 10 ore 19.30 – 21.15.
Lunedì 6 ottobre 2014, alle ore 19.30, partiremo da un ricordo dei primi anni e da una trasmissione che ebbe un successo straordinario, I quattro moschettieri di Angelo Nizza e Riccardo Morbelli, popolarissimi anche per le figurine di una nota casa dolciaria. Sarà la compagnia dei Sacchi di Sabbia a ricreare liberamente un frammento radiofonico che trae ispirazione da quei racconti, divertenti e fantasiosi, in cui gli spadaccini del re si trovavano a vivere avventure fuori dal loro tempo, alle prese con personaggi di epoche diverse.
Sentiremo poi direttamente la Radio, evocata in un’intervista impossibile, sul solco della fortunata serie degli anni Settanta, durante la quale lo scrittore Tiziano Scarpa porrà delle domande all’eterea entità, incarnata per l’occasione da Manuela Mandracchia.
E poi un’anticipazione di quello che andrà in onda da martedì 7 ottobre fino al 3 dicembre per 42 puntate per la trasmissione Ad alta voce, la lettura delle Metamorfosi di Ovidio realizzata da Vittorio Sermonti, uno dei protagonisti storici della creazione radiofonica, che in questa serata di festa ci narrerà della ninfa Eco e di Narciso, ovvero del mito di un corpo trasformato in voce per passione. Alle ore 21.00, esattamente nel momento in cui andò in onda la prima trasmissione, riascolteremo lo storico annuncio seguito dallo stesso brano musicale che venne eseguito all’epoca, il Quartetto in la maggiore per archi op. 2 n. 1 Hob. III: 7 di Franz Joseph Haydn affidato questa volta al Quartetto Savinio.


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