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I Tre Moschettieri (2011): Recensione

Creato il 15 agosto 2014 da Mcnab75

I tre moschettieri

I Tre Moschettieri
di Paul W.S. Anderson
USA 2011

Sinossi

Nella Francia del ‘600 tre moschettieri e un ragazzo di Guascogna compiono una missione che potrebbe sembrare suicida per andare a recuperare una collana in terra Inglese. L’oggetto trafugato dalle stanze della regina dalla spia doppiogiochista Milady potrebbe essere usato infatti come ingannevole prova di una relazione tra la sposa del re di Francia e la casa Inglese, scatenando una guerra tra le due nazioni, proprio come vogliono le trame del perfido Cardinal Richelieu.
Una rivisitazione in chiave simil-steampunk del classico romanzo d’avventura di Alexandre Dumas.

Commento

In questi ultimi tre/quattro anni sta nascendo la moda delle rivisitazioni dei classici della letteratura in chiave moderna. L’esempio più noto è quello di Sherlock Holmes/Robert Downey Jr., ma anche il più noiosetto Dorian Gray e altri ancora.
Poteva sottrarsi da questa sorta di restyling un superclassico come I Tre Moschettieri? No, ovviamente.
E infatti nel 2011 le sale sono state invase da questo roboante film in versione 3D, diretto dal famigerato regista dei vari Resident Evil, Paul W.S. Anderson. Un genio per alcuni, un ebete per altri.
Cast di primissimo ordine: Orlando Bloom, Milla Jovovich, Christoph Waltz, Luke Evans etc etc.

Il film si distingue sia per la sfarzosità dei costumi, sia (soprattutto) per l’introduzione di alcuni elementi steampunk – o per meglio dire baroquepunk – che rinnova la storia di Dumas senza snaturarla e che, miracolo dei miracoli, ce la fanno apprezzare.
Parlo di miracolo perché di film action 3D, in costume o meno, credo sempre più spesso di averne le tasche piene. Però questa volta tocca proprio all’insospettabile Anderson regalarci una pellicola godibile e briosa. Ben recitata e dialogata, per quanto si tratti pur sempre di un comedy-action senza particolari picchi narrativi.

Le navi volanti.

Il lato migliore del film risulta essere quello degli effetti speciali. Le navi volanti del Re d’Inghilterra sono belle da vedere, visivamente goduriose e ben realizzate.
A dire il vero, considerando tali premesse, sarebbe stato interessante sviluppare maggiormente il lato “fantastico” della pellicola. Magari realizzarne una versione totalmente rivisitata, uno steampunk palese e coraggioso, con tanto di spunti ucronici e di ulteriori trovate retrofuturistiche. Moschettieri in sella a motorette anacronistiche, inglesi armati di mitragliatrici gatling, moschettieri con spade dalle lame telescopiche etc. Corro troppo, lo so.
L’impressione è che i produttori (01 Distribution) abbiano preferito non rischiare troppo.
Il pubblico avrebbe forse faticato a capire un riadattamento steampunk vero e proprio? Chi lo sa. Forse sì. Eppure, considerando la sostanziale bontà del film di Anderson, credo che l’impatto di qualcosa di tanto innovativo sarebbe stato ben assorbito dalla trama briosa e dai dialoghi divertenti.

Buone le prove di Luke Evans e del solito Waltz, nella media quella degli altri attori.
Qualche momento WTF? nella trama, ma nulla di compromettente.
Pochi picchi verso l’eccelso – giusto un paio di scene – ma anche una totale assenza di brutture eccessive o di scemenze gravi.
In poche parole: se vi capita sotto tiro, in vendita a pochi euro (io l’ho acquistato all’esoso prezzo di 7.90 euro) vi consiglio di acquistarlo.
Vederlo non vi cambierà la vita, ma probabilmente vi divertirà.
A volte ci si accontenta.

I-Tre-Moschettieri

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