Appassionante action – (quasi thriller) movie in costume, con una Milla Jovovich che, sin dai primi fotogrammi, si libra sorridente in compagnia dei tre bei moschettieri per mettere a segno un furto degno di Arsenio Lupin. Tutti sono brillanti, intelligenti, oltremodo dotati, si salvano sempre in extremis con trovate geniali, perché la squadra c’è e non delude mai altrimenti la frase “tutti per uno, uno per tutti” non sarebbe diventato il loro motto.
Rivisitazione in chiave nuovo millennio di una storia che ha tenuto compagnia a generazioni di bimbi di ogni continente, che nonostante il tempo trascorso, riesce a essere estremamente attuale e versatile. Alexandre Dumas nel lontano ‘800 scrisse un libro di per sé molto appassionante e oggi Paul W. S. Andersen riesce ad andare oltre grazie ad effetti strabilianti, un ritmo cadenzato ad arte, degno dei migliori film di azione, una giusta dose di suspense e con una trama che appaga il testosterone in eccesso nelle nostre vene e non solo. Puro e semplice divertissement per due ore d’avvincente relax, ecco cosa aspettarvi dall’ultima prodezza del regista di Resident Evil!
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Alla corte di Francia troveremo un viscidissimo cardinale Richelieu alias Chistoph Waltz che, dismessi i panni dell’avvocato tanto supponente quanto di successo in Carnage, qui trama contro il giovane e, come si confà alla sua età, frivolo re Luigi XIII per sottrargli il potere e regnare sul paese. Per fare ciò si avvale dei servigi della seducente spia contorsionista, dedita agli sport estremi, che fluttua e schiva le pallottole meglio di Trinity in Matrix: Mylady, la donna che tradirà Athos e attorno ai cui doppi/tripli giochi tutta l’avventura ruoterà. Il lieto fine sarà garantito dai fedelissimi di Sua Maestà: quei tre Moschettieri eclettici ed eccentrici che nel mentre son diventati quattro grazie “all’adozione” del giovane e spavaldo D’Artagnan. Il gruppo travolgerà il cattivo duca di Buckingam i cui panni son qui indossati niente meno che da un Orlando Bloom che pare abbia preso gusto ad infilarsi costumi di altre epoche per lo meno ad anni alterni.
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Senza alcuna voglia di creare un film storico e di mettersi in competizione con le versioni precedenti, Andersen sceglie di portare questo classico della letteratura nel suo mondo e ce lo restituisce con nuovo smalto, un po’ shakerato ma decisamente sfavillante. Siamo catturati in un (bel) videogame dalla scenografia ai confini del fantasy, il dialogo è canzonatorio ma mai volgare e adatto a tutta la famiglia, i personaggi ricordano un fumetto (molte le caricature che però non scivolano mai nel ridicolo) e otteniamo quello che possiamo scommettere sia solo il primo capitolo di una nuova saga: presupposti e speranze ci sono tutti.
Ammettiamo di essercelo goduto in 2D perché di occhiali naturalmente già muniti e perché, essendo di generazione “datata”, non ravvediamo la necessità che ogni proiezione sia in 3D però, data l’anima surreale e molto sci-fi di questa versione de I Moschettieri, comprendiamo che i nuovi ritrovati della tecnologia potrebbero rendere la serata ancor più (av)vincente. Promosso!
Che dire, la nuova stagione pare davvero ben avviata
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