Tutti conosciamo la storia dei tre porcellini, una favola tradizionale europea pubblicata la prima volta nell’Ottocento. Ciascuno di loro, bocconcini ambiti per il lupo cattivo, deve costruirsi una casa: il primo utilizza la paglia e il lupo la butta giù con un soffio; il secondo il legno e ugualmente il lupo la distrugge; il terzo, più saggio, ne tira su una di mattoni contro la quale la bestia nulla potrà se non finire in un pentolone di acqua bollente mentre tenta di entrare passando per il camino. A seconda delle versioni, i primi due vengono divorati oppure no.
La storia fu ripresa da Disney nel famosissimo cartone animato I tre porcellini (Three little pigs) del 1933 che conobbe un grande successo che si rinnova ancora oggi ogni volta che viene riproposto al cinema o in TV.
E infatti, il film è stato trasmesso la scorsa settimana dalla televisione pubblica austriaca. La cosa, tuttavia, non è passata inosservata perché i telespettatori austriaci hanno visto delle scene originarie, successivamente tagliate e sostituite per una nuova versione, in cui il lupo cattivo veniva rappresentato come un venditore di spazzole ebreo, con naso sproporzionato e lunga barba, che parlava con il tipico accento yiddish.
In seguito alle numerose proteste, il direttore della programmazione si è scusato per aver permesso che andassero in onda quelle scene.