Stando un po’ in Italia mi accorgo per la prima volta di questo.
La mia generazione è irrequieta.
Il punto è che ha capito.
I meccanismi della società che fino a qualche anno fa sembravano oscuri. Ora sono chiari.
Teoricamente conosce tutto: problemi e soluzioni. Ma praticamente non riesce a mettere in atto granché.
La gente mi guarda incazzata e dice: te che parli tanto.
Facile parlare, te, dice.
Essere felici, mollare il lavoro e tutte ‘ste menate qua, dice.
Ci pago mica le bollette, dice, con i tuoi principi.
E ci rimango, insomma. Ma tutto sommato è vero. Mi scordo sempre di consegnare la bacchetta magica a fine post.
Allora facciamo così.
Non ho bacchette magiche. Ma dei trucchetti.
Trucchetti di sopravvivenza alla crisi e di cambiamento.
Non funzionano sempre, andrebbero adattati alla situazione personale e potrebbero peggiorare anziché migliorare la propria posizione.
Ma se l’alternativa è l’immobilismo, meglio che niente.
Perché questo Paese cambia se cambiamo noi. E la generazione che può fare qualcosa è proprio la mia.
Cuore da ragazzino, esperienza da adulto.
Comincio alla grande prendendomi una settimana per organizzare le idee.
Mi piacerebbe instaurare un dialogo aperto, quindi se volete dire qualunque cosa in proposito scrivete un commento qui sotto.
Lo sapete già, sì, che il mondo cambia ogni lunedì alle 9 di mattina.