L’anno scorso nasceva Trainville, la saga scritta dal nostro Creep-giurato Alain Voudì a partire da un’idea di Daniela Barisone.
Noi di È scrivere abbiamo recensito i primi volumi (trovate le recensioni QUI e QUI) e seguito con piacere l’evolversi di questo progetto.
Io, personalmente, ne sono rimasta affascinata. L’atmosfera steampunk e i personaggi al di fuori del comune mi hanno catturata sin da subito.
Ammetto che il paragone fra Joanna e Mister Pennyworth di Voudì e Judy e il suo tutore in Papà Gambalunga di Jean Webster è stato immediato ed è uno dei motivi che mi ha fatto amare la serie.
Ci eravamo lasciati nell’ultima recensione con una Joanna ragazzina. Leggendo gli ultimi episodi della prima stagione e poi il primo della seconda, però, mi sono trovata di fronte a una piccola donna.
Le atmosfere sono parecchio cambiate, si sono evolute. Si è passato a temi più adulti e il vagone 47 è diventato pian piano un posto meno accogliente. Ammetto che mi sarebbe piaciuto leggere ancora della Jo bambina ma, come nella vita, i personaggi crescono e non possono rimanere relegati nel loro mondo fatto di giochi spensierati. La vita si presenta in tutta la sua essenza: una vera stronza. E così nella seconda stagione (e già a partire dal finale della prima) io lettrice e la Joanna protagonista ci siamo ritrovate ad affrontare la crudeltà e l’opportunismo dell’uomo, che la fanno sempre da padrone anche in un mondo di finzione.
Gli ultimi due episodi della prima saga si presentano, dunque, crudi, di forte impatto emotivo e non per stomaci delicati. Mentre il primo della seconda stagione è un preludio di quello che accadrà: più calmo e posato, annuncia ai lettori il cambiamento. Dallo steampunk puro si vira verso la spy-story… ma non voglio dirvi di più per non rovinarvi la lettura.
Di una cosa però voglio mettervi al corrente e si tratta di una piccola chicca:
Delos ha deciso di indire un contest letterario per racconti brevi ambientati nell’universo di Trainville, intitolato “I vagoni di Trainville“.
Oltre a realizzare una nuova antologia tematica, che verrà pubblicata sia in cartaceo sia in digitale, i migliori venti racconti (selezionati dallo stesso Alain Voudì) verranno ospitati sulle pagine della rivista Robot.
Il contest partirà il 1° luglio 2015, al termine della pubblicazione di tutti i volumi della seconda stagione di Trainville.
Il regolamento completo dell’iniziativa lo si può trovare qui: http://www.writersmagazine.it/forum/viewforum.php?f=112
Infine, vorrei copiare qui sotto un’immagine che trovo estremamente interessante dal punto di vista narrativo (nel senso che a me personalmente ispira parecchio):
Perché, volendo, i racconti possono essere ambientati anche sulle altre linee ferroviarie diverse dalla Circle.
Non vi stimola la fantasia?
Luna
Chi sonoSono una una persona profondamente lunatica. Un giorno sono la donna più felice del mondo, quello dopo vedo tutto nero. Amo leggere, scrivere e lamentarmi di quello che mi circonda.