Quando non vuoi essere come gli altri, ci sono due possibilità:
o soccombi al loro mondo
o te ne crei uno tutto tuo.
Trama semiseriaProtagonista della storia è una tizia disadattata mezza cyberpunk e mezza lesbica, esatto c’avete preso: la brutta copia di Lisbeth Salander di Uomini che odiano le donne. Ma qual è la storia? Questa tizia si imbatte in un gruppo di vampire che la trasformano pure lei e la fanno diventare parte della band. Sembra Twilight in versione saffica, cosa che sarebbe una figata assoluta, peccato che la sceneggiatura annaspi peggio del Twilight in versione etero.
Recensione cannibaleÈ sempre tutta una questione di aspettative. Non che ne riponessi di altissime nei confronti di Wir sind die nacht, però il regista di questa produzione tedesca è Dennis Gansel, lo stesso di L’onda, un film politicheggiante che mi aveva colpito molto e quindi partivo con molta fiducia nel crucco. Da un punto di vista registico il film comunque non è affatto male: ha una valida fotografia, è visivamente curato e la prima scena è girata alla stragrande. Peccato che poi le note positive siano un po’ finite qui.La storia è infatti un mischione alla buona di varie tendenze cool contemporanee: una protagonista molto Uomini che odiano le donne, l’ormai onnipresente tematica vampiresca, un evidente sottotesto saffico che da The L Word a Il cigno nero va (giustamente) molto forte, un approccio fantasy all’interno di un contesto urbano (una Berlino sempre magnifica). Ingredienti che se uniti con un minimo di cognizione avrebbero potuto regalare una miscela esplosiva, invece il film purtroppo implode.
Il problema maggiore? La noia. Nonostante tutto questo ben di Dio di tematiche, è difficile da credere ma il film proprio non mi ha coinvolto e intrigato e anzi mi ha fatto assopire accompagnandomi più teneramente nel sonno di Morfeo. Tra le componenti che non giocano troppo a favore ci sono anche un branco di attrici poco convinte e quindi poco convincenti, anche se il problema principale è una storia che mai decolla e anzi presto affonda, per merito di una sceneggiatura modesta e confusionaria.Sarà che ormai certi argomenti sono abusati. Se qualche anno fa si fosse detto: “film tedesco di lesbo-vampire”, ci sarebbe stati da cadere dalle sedie. Adesso la cosa non sorprende più di tanto e si reagisce con un “Ah sì? Un altro?”La vera sorpresa al giorno d’oggi sarebbe vedere un film senza vampiri.Ma ne fanno ancora?(voto 5/6)