Il contenuto di una delle sepolture appena scoperte a Veio
(Foto: Il Messaggero)
La scoperta è stata fatta l'estate scorsa. Si tratta di 25 tombe a pozzetto, in cui sono stati rinvenuti corredi quasi intatti. A scavare sul sito, gli studenti dell'Università Roma Tre, sotto la guida del Professor Alessandro Guidi, docente di Paletnologia. Sono riemerse, dal sito, le urne cinerarie integre, ancora sigillate, con il loro corredo che hanno fornito nuovi elementi per delineare meglio la storia di Veio tra il X e il IX secolo a.C.
Gli archeologi al lavoro sul contenuto di una delle urne recuperate
a Veio (Foto: Il Messaggero)
Le ossa dei veienti hanno rivelato che gli antichi abitanti della città erano cremati in posizione supina, come si evince dalla colorazione scura della parte posteriore del cranio. Sono stati individuati, attraverso l'analisi dei denti, i resti di tre bambini: uno morto tra i tre e i sei mesi, un altro intorno ai due anni di età, il terzo defunto prima dei cinque anni. E' stato individuato anche quanto rimane dello scheletro di un quindicenne, mentre gli altri resti appartengono a maschi e femmine adulti.
Ora i ricercatori cercheranno di capire, attraverso altri esami sui denti, se i piccoli defunti abbiano sofferto di malnutrizione e interrotto la crescita per via di malattie.