Di nuovo si rese conto che Jaime era una scrittrice e che lui non lo era. Lei aveva la mistica del lavoro. La scrittura aveva davvero la precedenza su tutto. Per Charlie l’aveva avuta soltanto finché non aveva conosciuto proprio Jaime. Dopodiché ad avere la precedenza era stata lei, e Kira. Ma qualcosa, chissà come, aveva distanziato Jaime da quei sentimenti… L’unico modo in cui lei riusciva ad amare i suoi cari era scriverne.
Deve essere strano stare insieme a qualcuno che fa il tuo stesso lavoro. Soprattutto se è un lavoro considerato "artistico", come il pittore, l'attore, il cantante, lo scrittore... dove sì, lo studio e l'applicazione contano, ma conta soprattutto il talento. Bisogna davvero volersi bene e rispettarsi molto perché il successo dell'altro non ti faccia impazzire e provare invidia, di fronte magari a un tuo fallimento (siamo umani, per quanto possiamo essere felici per i successi degli altri, almeno una volta nella vita un po' di invidia si prova).
E vale per i rapporti di coppia, ma anche per le semplici amicizie, conoscenze o per qualunque altro tipo di relazione che si possa creare tra due persone.
Di questo parla principalmente I venerdì da Enrico's di Don Carpenter, romanzo incompiuto dell'autore, riscoperto e portato a termine da Jonathan Lethem, e ora pubblicato in Italia da Frassinelli con la traduzione di Stefano Bortolussi.Ok, forse qualche esperto di letteratura americana avrà appena fatto un salto dalla sedia. Ma come, di fronte al romanzo incompiuto di quel genio forse un po' incompreso di Carpenter, di fronte al ritratto di un'epoca, gli anni '60, attraverso le abitudini dei suoi scrittori (o aspiranti tali), di fronte ai grandi nomi, alle pubblicazioni dei racconti sulle riviste e all'incredibile atmosfera dei locali, dei circoli di scrittori, che il libro riproduce, lei si sofferma sui problemi a relazionarsi? Beh, sì.
Charlie è un reduce della guerra di Corea con un grande talento per la scrittura. Tutti da lui si aspettano un grande romanzo, a cui lui sembra lavorare ininterrottamente. Anche a Jaime piace scrivere e forse ha addirittura più talento, ma poi le cose cambiano quando i due si sposano e si trasferiscono in Oregon. Qui Charlie inizia a insegnare scrittura creativa in un college e conosce Stan, un ragazzo portato per la scrittura pulp e che di mestiere fa il ladro. I tre iniziano a frequentarsi assiduamente e tra loro arriva anche Dick Dubonet, fresco fresco di pubblicazione di un suo racconto su Playboy (sì, in quei tempi Playboy era una fucina di talenti letterari) e accompagnato da una donna, Linda, che forse ama più il racconto pubblicato che non l'uomo. I destini dei personaggi si intrecciano e poi si allontanano nel corso degli anni. Qualcuno ha successo, ma non quanto vorrebbe. Qualcun altro ha la possibilità di ottenerlo, ma poi qualcosa gli impedisce di concretizzarlo. E tra loro i rapporti cambiano, si incrinano, tra alcool, droghe, speranze e sogni più o meno infranti.
La forza di I venerdì da Enrico's sta proprio lì, nei conflitti, interiori e non, dei suoi protagonisti. Nelle loro sfortune, nella loro incapacità di smettere di sperare quando forse sarebbe il caso farlo, ma anche nella loro tenacia. Sono persone che non riescono ad arrivare, che si scontrano con un sistema che fa di loro un po' quello che vuole (nell'attesa di una risposta da parte di una rivista per una pubblicazione o nella fatidica chiamata di Hollywood).
Era da un bel po' che non leggevo un romanzo così intenso e coinvolgente. Un romanzone, mi veniva da definirlo mentre lo leggevo, anche se forse questa definizione ha un senso sono nella mia testa. Un romanzo che parla di libri, parla d'America, portandotici proprio dentro, al bancone di un bar, in uno studio di Hollywood, nella casa di due scrittori a cui la scrittura sembra impedire di amarsi ancora. Ti porta dentro alle menti di questi scrittori che non sempre riescono a trovare un equilibrio tra scrittura e vita.
Bello, davvero davvero bello. E sono proprio contenta che Lethem l'abbia riscoperto e lo abbia fatto conoscere anche al pubblico.
Titolo: I venerdì da Enrico's
Autore: Don Carpenter
Traduttore: Stefano Bortolussi
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Frassinelli
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