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I venerdì del libro (111°): INDIETRO NEL TEMPO

Da Marisnew

Cara Lilli,
oggi seguo l'iniziativa di HomeMadeMamma parlandoti di un romanzo che ho finito di leggere giusto ieri: INDIETRO NEL TEMPO di Jack Finney.

E' uno dei libri letti grazie ai suggerimenti preziosi proprio delle varie partecipanti al VdL (Venerdì del Libro), in questo specifico caso i miei ringraziamenti vanno a la 'povna, che ne ha scritto una bella recensione poco più di un mese fa, intrigandomi molto.E infatti...ora che l'ho terminato, posso senz'altro anche io consigliare questo romanzo.E' una storia basata sulla teoria dei viaggi nel tempo, della possibilità di modificare o meno gli eventi del passato incidendo o meno sul futuro, che poi è il presente di chi si sottopone a questi viaggi specialissimi.

In questo caso il presente è la New York del 1970 e il passato la stessa metropoli però del 1882, legate da un filo che tocca da vicino una persona cara al protagonista, Simon, e che lo spinge quindi ad accettare di sottoporsi all'avveniristico esperimento.

Dato che non sarei in grado di parlarne diffusamente meglio di quanto la 'povna ha fatto nel post sopra citato, invito te, Lilli, e chi passa di qui a leggere quella recensione.Io voglio solo aggiungere che la mia lettura ha avuto un adamento un pò lento inizialmente, ma quando la vicenda è decollata, entrando nel vivo dell'intreccio, le pagine mi scorrevano sotto gli occhi rapide perchè volevo scoprire come sarebbe andata a finire.Tutti i personaggi me li sono sentiti vicini, man mano che leggevo, e mi è parso quasi di conoscerli personalmente. L'effetto del libro ad un certo punto è stato quasi quello di un film, più che di un semplice scritto.Godibilissimo e con un finale che per certi versi un pò Einstein ha detto che simao immaginavo e per altri no, quindi con un pizzico di sorpresa, che non guasta.



<< "Einstein ha detto che siamo come persone in una barca senza remi che procede lungo un fiume serpeggiante. Attorno a noi vediamo solo il presente, e non riusciamo a vedere il passato, dietro le anse e le curve del fiume. Eppure esso esiste." "Ma lo diceva letteralmente? O forse intendeva..." "Intendeva esattamente ciò che ha detto. [...] Il passato, là dietro, dietro le anse e le curve del fiume, esiste veramente. E' effettivamente lì." [...] E il mio piccolo contributo alle teorie di Einstein è...mettere qualcuno in grado di scendere da quella barca e andare a riva. Per poi tornare a piedi fino ad una di quelle anse che abbiamo già passato.">>


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