I venerdì del libro (145°): LA SIGNORA HARRIS (più una notizia!)

Da Marisnew
Cara Lilli,
oggi per l'appuntamento consuetudinario con l'iniziativa di HomeMadeMamma voglio parlarti di un libro che ho appena finito: LA SIGNORA HARRIS di Paul Gallico.
L'ho avuto in regalo per il mio compleanno dai miei cognati ed è il libro previsto per il mese di settembre dal Gruppo di Lettura Bryce's House (l'ho finito un bel pò in anticipo, eh?).
Non avevo mai letto nulla di questo autore e devo dire che l'inizio mi è parso carino e scorrevole, ma nulla di più. Temevo di essere incappata in uno di quei romanzi gradevoli, si, ma che non una volta terminati si dimenticano in fretta.
La storia, ambientata negli anni '50, è semplice: una vedova inglese di mezz'età, domestica ad ore, si innamora degli abiti elegati firmati Christian Dior che vede nell'armadio di una delle ricche signore presso cui lavora e decide fermamente che riuscirà a comprarsene uno anche lei, cascasse il mondo.

Va da sè che la realizzazione di questo sogno comporta per Ada Harris sacrifici economici, rinunce, piccoli e grandi azzardi (con le giocate alla schedina o alle corse dei cani), pur di mettere insieme la sostanziosa cifra necessaria all'acquisto di un modello della famosa maison parigina.

Una storia semplice, ripeto. Fin troppo semplice. O per lo meno così mi è parsa durante la lettura dei primi capitoli.
Poi....la svolta. Non che sia descritto chissà quale colpo di scena, la svolta è avvenuta dentro di me, nella mia testa o meglio ancora nel mio animo di lettrice.  Quando la narrazione si è spostata sul soggiorno della signora Harris a Parigi, una volta racimolata l'ingente somma, e su come la sua vita e il suo sogno vanno ad intrecciarsi con quelli di altre persone in diverso modo legate all'atelier Dior, lì in me è come scattato qualcosa.

L'atmosfera magica di Parigi, lo spirito e lo humor tipico inglese della simpatica signora Harris, la descrizione dei personaggi di contorno, la narrazione lieve e un pò surreale, che a tratti assume i toni di una fiaba...ecco cosa mi ha fatto innamorare di questo romanzo.

E la conclusione della storia, seppur  per sommi capi prevedibile, ha il pregio di non risultare banale ma anzi emoziona per la genuinità dei sentimenti. 

Ti confesso, Lilli, che mentre leggevo l'ultima pagina mi sono resa conto di avere le lacrime che mi rigavano le guance. Sul serio. Non mi capitava non so più da quanto tempo una cosa del genere: commuovermi così per un libro.Sembrerà esagerato dato che si tratta di un libro assolutamente non impegnativo, ma forse è che in questo periodo avevo proprio bisogno di quella delicatezza, di quella leggerezza non sciocca che "La signora Harris" mi ha saputo regalare.

Non consigliato: consigliatissimo!
<<No, in fondo non sarebbe stato proprio lo stesso. Anche sapendo che nessuno se ne sarebbe accorto, non sarebbe mai più stao lo stesso. Ma nemmeno lei sarebbe stata la stessa, in futuro. Perchè lei non aveva coprato un vestito, ma un'avventura e un'esperienza destinate ad accompagnarla fino all'ultimo dei suoi giorni.>>
I venerdì del libro di oggi su altri blog li trovi QUI.
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