I veri estremisti della politica italiana

Creato il 18 maggio 2011 da Controcorrente
Da tempo assistiamo, tra  i vertici degli schieramenti politici, soprattutto del terzo polo,ma anche del Pd (Veltroni, Letta e Cacciari) e paradossalmente  delle destre, a stucchevoli e strumentali  affermazioni su presunti candidati estremisti. Il riferimento naturalmente è alla cosiddetta  sinistra radicale, nello specifico a  Pisapia e De Magistris.Premesso che a mio parere i veri estremisti sono coloro che fanno parte degli apparati di partito da decenni e puntano a conservare in eterno  i loro poteri e privilegi  di casta, Casini ed  i vertici attuali del pd ,nonostante le batoste elettorali presenti e passate , non hanno ancora capito che i tempi son cambiati e che gli schemi di un tempo oggi non sono più applicabili alla realtà italiana. Oggi il confronto è tra vecchio e nuovo, tra onesti e disonest,tra capaci ed incapaci , non tra vecchi schemi ideologici e partitici che non esistono più nella realtà.Soprattutto conta la capacità di collegarsi ai bisogni reali dei cittadini e cercare di dare risposte vere,creative  e concrete....
Inoltre , la vittoria di Pisapia,ma soprattutto il grande risultato di De Magistris a Napoli, testimoniano che oggi occorre coraggio ,servono scelte radicali perchè l'estremismo a sinistra non esiste nel partito di Vendola e Di Pietro eanche molti moderati stanchi del regimelo hanno capito .Del resto  l'estremismo  è stato largamente sdoganato da quello vero , sovversivo e reazionario della destra berlusconiana in confronto alla quale oggi anche un arrabbiato  dei centri sociali appare  comeun moderato.
 Il problema vero è insomma  un altro quello diricostruire ora, con le primarie ed il rinnovamento nel pd, una vera sinistra alternativa partendo da unità e programmi costruiti sui bisogni reali della gente,insommadal basso . Pisapia e De Magistris lo hanno capito, per questo, con gran stupore di Letta, Bersani Veltroni, Casini e quant’altri delle destre ,vincono contro i candidati degli apparati e caste di partito.Il giorno in cui anche i media di sinistra daranno una mano nella ricostruzione di questa nuova alternativadi cambiamento che non può,come si è visto a Milano e Napoli, prescindere da Vendola e Di Pietro (ignorati invece dai media malati di berlusconite ), forse qualcosa cambierà nel pd e forse anche il filosofo Cacciar,teorico del nuovo moderatismo a sinistra,i capirà che Pisapia ,De Magistri ed altri, non sono  estremisti sgraditi ai moderati, ma solo  persone oneste che propongono qualcosa didavvero nuovo per il nostro paese e la gente anche quella moderata lo ha capito da un pezzo.Forse allora, sostenendoli e seguendo questa linea  vincente invece di inseguire Fini e Casini e costruendo  unità e rinnovamento  a sinistra vinceremo anche le elezioni generali senza bisogno di programmi  politichesi e dei presunti candidati  moderati di casta.Questa è la lezione  che è uscita dalle urne ,prima  verrò recepita dai conservatori  di sinistra prima riusciremo finalmente ad offrire all'Italia una vera alternativa al regime di estremisti.

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