I veri terroristi della Rete

Internet è la base della moderna comunicazione. Satelliti per tv, cavi e parabole varie hanno un senso solo se collegate alla Rete. Il nostro problema non è l'uso di tale Rete e nemmeno gli eventuali crimini commessi per il suo tramite. Pedofilia e commerci illeciti c'erano molto prima di Internet e ci saranno dopo, se un dopo hanno programmato i veri terroristi, che sono governativi e mondialisti.

Qualunque eventuale errore imputabile a chi permette o incentiva la distribuzione di materiale protetto da diritto d'autore (questa sì che è una legge/norma obsoleta e insensata!) non è nulla in paragone agli attacchi compiuti dai censori della Rete, per esempio, contro la società Freedom Hosting, importante per l'uso del protocollo TOR, e il suo fondatore, Eric Eoin Marques, arrestato dall'FBI.

La scusa è appunto l'uso che si fa di TOR come di Internet. Questi banditi, ovvero i censori della Rete, con la scusa di eventuali o veri e propri crimini, stanno per rinchiudere internet e gli internauti dentro un recinto.

Hanno paura della libertà che assicura la Rete e di tutti i protocolli di criptazione dell'IP  che tale libertà garantiscono. A loro fa paura la libertà e non i crimini eventualmente compiuti. Se vogliono dare la caccia ai criminali si rivolgano ai loro padroni, ai dittatori di tutto il mondo. Bastardi sono e bastardi restano. La Rete non si tocca!