![I versi di Callimaco in un vecchio quaderno di liceo I versi di Callimaco in un vecchio quaderno di liceo](http://m2.paperblog.com/i/242/2427369/i-versi-di-callimaco-in-un-vecchio-quaderno-d-L-cGtNho.jpeg)
Ho fatto una prova: questa frase è facile pescarla su Internet, anche se non sapete chi l'ha scritta, né a quale opera appartenga. Basta digitare la parola gioventù e scegliere su uno dei tanti elenchi di citazioni. Un attimo ed ecco qui: non andare dove camminano i carri...
Pochi click per catturare parole che resistono da duemila anni e più: il prologo delle Origini di Callimaco, poeta dell'antica Alessandria di Egitto... non spingere il carro sulle stesse orme degli altri...
Qualche giorno fa mi sono imbattuto proprio in questa frase, però non su Internet. Su un mio quaderno del liceo. Più precisamente sul suo retro di copertina. Come se per me avesse un valore particolare.
Però non per la fatica della traduzione – chissà se l'ho davvero mai tradotta dal greco – o perché mi potesse tornare utile in vista di una interrogazione.
Quei versi dovevano essere importanti come per me lo erano i versi di Garcia Lorca, di Pablo Neruda, di Vladimir Majakovskij.
I versi che un ragazzo di nemmeno diciotto anni ricopia inseguendo i suoi sogni.