
Pochi giorni fa ho letto un post di Debora di Crescere due gemelli sull’ abbigliamento delle mamme e su come, a volte, questo, sia un po’ “sopra le righe”. Ho letto e commentato. Stamattina, mi sono svegliata in vergognoso ritardo, non ho capito se la sveglia non ha suonato (cosa strana, poiché sa il suo dovere), oppure sia stata io a fare ammutinamento mattutino, sta di fatto che sono saltata giù dal letto ed ho iniziato una corsa estrema contro il tempo.
Ha vinto il tempo.
Ritardo all’asilo e ritardo su ritardo al lavoro.
Arrivo in ufficio, parcheggio, scendo dall’auto, cado nella pozzanghera più grande del piazzale, rimetto l’elastico alla coda che ha deciso di mollarmi proprio in quel momento,
la borsa nella mano destra, il pc in quella sinistra, un fascicolo incastrato sotto il braccio destro e il telefonino tra l’orecchio e la spalla sinistra, nel frattempo la coda si scioglie di nuovo…..ohhhhhhhhhhhhhhhhhh
Arrivo alla porta, la apro con il piede destro e da dentro, come un miraggio, esce lei…. una mamma nuova di zecca, che lavora nell’ufficio vicino e che, forse, è passata a trovare i colleghi.
Sono poco più delle nove del mattino e lei, nell’ordine ha: capelli legati con un chignon laterale (che non è la stessa cosa di averlo centrale), abbellito da un fiocco bianco a pois neri. Giacca avvitata nera, con inserti bianchi, gonna bianca (come gli inserti), collant a micro - rete e ai piedi quelli che tutti chiamano, sandali gioiello, ma che pochi, in realtà, sanno cosa siano, ed al braccio una micro pochette.
Truccata di tutto punto, spinge una carrozzina rosa shocking, con tanta di quella grazia e facilità che io non ho nemmeno con le sneakers. Un sorriso, due chiacchiere (perché è pure simpatica), un saluto veloce ed una sbirciatina (devo ammetterlo) all’interno della carrozzina, per ammirare una bimba beatamente addormentata e bellissima, poi via al lavoro.
Di corsa su per le scale, la borsa mi cade, rovesciando il suo inquantificabile contenuto, sul pavimento, due fogli volano via dall’interno del fascicolo, e la borsa del pc scivola dal braccio. Il telefono riprende a squillare ma io non so in che parte del pianerottolo sia finito, e ovviamente la mia coda si scioglie di nuovo. P.S. Devo ammetterlo l’ho invidiata un po’!!!
Il racconto si ispira a fatti realmente accaduti ed a persone veramente esistenti, che con qualche probabilità leggeranno il post, ed allora mi toccherà pure litigare.