I Viaggi del Barbaro, l’architettura di un sito web

Creato il 28 maggio 2013 da Franzrusso @franzrusso

Quarto appuntamento con I Viaggi del Barbaro, il viaggio con cui Directo e InTime vi propongono ogni settimana una guida per orientarsi e comprendere meglio i fattori che sono alla base nella revisione del proprio sito web. Questa settimana il nostro Barbaro è alle prese con l’Architettura di un sito web, ossia come fare per gestire al meglio il proprio sito

Sempre più convinto e deciso di voler proseguire al meglio il viaggio intrapreso, il nostro Barbaro è ora ad una fase in cui ha pienamente compreso l’importanza dell’impatto della propria comunicazione, ma ancora lunga è la strada affinché questa si concretizzi e dia risultati. Nel prossimo step porteremo alla sua attenzione quella che è la necessità di dotarsi di strumenti di lavoro adeguati e di facile gestione, quale ad esempio il proprio sito aziendale. Quand’è stata l’ultima volta che avete aggiornato il vostro sito web? Se è passato molto tempo, perché?

Se la risposta a quest’ultima domanda è “perché è difficile da aggiornare”, allora bisogna domandarsi da cosa questa difficoltà è determinata. Perché non avete tempo? perché è fattibile solo da chi ve lo ha realizzato ed è poi sparito? o perché non avete le conoscenze necessarie? Se si tratta semplicemente di tempo, dovreste sforzarvi per trovarlo: solo un sito aggiornato con metodo è in grado di mantenere i vecchi visitatori e di attrarne di nuovi. Chi si avvicina a capire come può essere semplice gestire un sito web, non ne potrà più fare a meno! Passare dalla difficoltà iniziale di raccogliere materiali e pensieri ad avere le proprie “best practices” quotidiane sarà quasi immediato. Concepire il proprio sito web come un reale strumento di lavoro è già un ottimo punto di partenza. Se invece non sapete bene come fare, ecco che potrebbe essere il caso di pensare a un “redesign”.

Una soluzione potrebbe essere semplicemente quella di assumere un web designer perché installi sulla piattaforma esistente un sistema di gestione dei contenuti (CMS, ovvero “Content Management System”), in modo da poter successivamente aggiornare il sito per conto vostro, oppure di rivolgervi “una tantum” ad un’agenzia di professionisti per ripensare il vostro sito web dalle fondamenta in modo da colmare qualsiasi lacuna in maniera definitiva. Un CMS è molto spesso la base su cui viene costruito un sito oggigiorno, perché garantisce aggiornamenti rapidi e intuitivi da parte del gestore, e perché può stare “al passo coi tempi” consentendo allo sviluppatore l’aggiunta di nuovi strumenti e funzionalità man mano che la tecnologia evolve. Se volete un sito che offra qualcosa di nuovo ogni giorno, quella del CMS potrebbe essere una strada da valutare seriamente.

Altra domanda da porsi è: sul vostro sito ci sono funzionalità e caratteristiche che non vengano più usate?

Man mano che un sito web matura e cresce, diviene palese che alcune sue parti non sono più necessarie o non assolvono più al meglio ciò per cui erano state pensate, stanno insomma divenendo “obsolete”. Pulsanti che rimandano ad applicazioni di terzi non aggiornate, interfacce in Flash non visibili dai Mobile Devices, che potrebbero essere realizzate con tecniche più “leggere” di programmazione, e così via. C’è qualcosa di simile sul vostro sito?

I pulsanti di tipo “share” dei Social Media hanno attirato un po’ di attenzione ultimamente proprio per questo motivo: molti designer ritengono che non siano più efficaci come un tempo e si ripromettono di eliminarli dai loro siti o di trovare valide alternative. Se anche sul vostro sito accade qualcosa di simile, potrebbe essere il momento giusto per rimuovere funzionalità obsolete o procedere a un completo “redesign”, in modo che ogni sua caratteristica garantisca la massima performance possibile. Del resto anche il nostro Barbaro ha notato la differenza tra i suoi strumenti obsoleti e quelli del Barbaro suo competitor che sta ottenendo successo, perché non fare lo stesso?

(tutte le vignette de “I Viaggi del Barbaro” sono realizzate dall’illustratore Riccardo Pieruccini)
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