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I viaggi dell' inferno

Creato il 28 aprile 2011 da Teoderica
I VIAGGI DELL' INFERNODire che mi sono ispirata ai suoi Viaggi, è un po' pretenzioso per me, ma sicuramente l' idea dei Viaggi di Gilles non mi avrebero sfiorata senza l' esistenza del grande scrittore Jonathan Swift.
La storia dei Viaggi di Gulliver fu creata dallo scrittore irlandese Jonathan Swift (1667-1745) dopo il 1720 e fu pubblicata nel 1726, quando lo scrittore aveva quasi sessant'anni.
Lemuel Gulliver, medico di bordo della marina britannica, durante un naufragio, finisce su una strana isola.
Comincia così, come un tradizionale romanzo d'avventure marinare, uno dei più celebri libri della storia della letteratura e come tutti i capolavori ha il dono raro di prestarsi a mille letture, a tutte le età.
Perché, come tutti sanno, il fantastico serve a Swift per tracciare una feroce satira all'umanità, con le sue illusioni, le sue perversioni, le sue ipocrisie.
Vissuto nell'epoca d'oro della cultura inglese, egli si distinse da tutti per la sua vena di polemista e per la lucida amarezza con cui guardava alle vicende del mondo. Sembra che Switf si divertisse nei suoi scritti mescolando a un lessico a tratti lubrico parole onomatopeiche infantili. Alcune tra le più famose lettere dello scrittore inglese, che aveva fatto costruire un manicomio, in cui ironia del destino, da vecchio dovette essere internato, sono infatti piene di enigmatici vocaboli e segni grafici, nonchè varie cancellature, che sino ad ora erano state addebitate agli editori del XVIII secolo per censurare il linguaggio triviale usato dall' ecclesiastico anglicano. Swift definiva le donne "cagne", "viziose" oppure "pazze" e non risparmava neppure il loro aspetto esteriore con insulti maschili dei peggiori. Ora una professoressa di Oxford, sostiene che Swift non era un misogino, ma che si era inventato un messaggio segreto , cancellando lui stesso le parole. Come tutti i grandi geni, anche Jonathan poteva avere un cuore giocoso da fanciullo, e divertirsi a giocare con il linguaggio osceno per affabulare le sue donne, tuttavia è poco probabile.Molto più probabile che quei termini Swift li usasse volutamente, anche perchè aveva veramente in disprezzo tutto il genere umano, non aveva più alcuna speranza di redenzione umana , infatti non esiste in tutta la letteratura occidentale una condanna del genere umano paragonabile a quella espressa nel suo capolavoro.
immagine: Jonathan Swift di Teoderica

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