Chiudo questa sballata prefazione con un altro bel gesto,questa volta femminile, giusto per farvi entrare nel mio calderone.
- E' il gesto di Josephine "Jo "March, una delle" Piccole Donne", capolavoro di Louisa May Alcott.
- Josephine è la secondogenita delle sorelle ed ha 15 anni. Lavora come dama di compagnia per la zia March, una vecchietta irritabile, anche se le piacerebbe fare la scrittrice visto che ha una gran passione per i libri. Jo ha un caratteraccio terribile: è sì gentile, ma quando si arrabbia diventa una furia, inoltre è ironica, irrequieta, impulsiva e non si comporta come una signorina, ma come un "maschiaccio".
- Jo non è bella come le sorelle ma ha dei lunghissimi capelli folti e lucenti , ebbene per raccogliere qualche soldo per la sua famiglia in ristrettezze economiche non esita a tagliarsi la cosa che la fa più bella , i suoi lunghi capelli.
- I capelli sono sinonimo di femminilità ed ai tempi ottocenteschi di Jo lo erano ancora di più, allora era impensabile per una donna avere i capelli corti.
- Qualcuno potrebbe pensare che Jo lo abbia fatto perchè in fondo era un maschiaccio...sbagliato, essere donna non è solo smancerie e sdolcinatezze, bellezza e provocazione, lavoro e famiglia, è qualcosa di molto, ma molto di più.
- Qualcosa che a che fare col sacro.
- Le donne sono le uniche a creare vere opere d' arte, per quanto gli uomini si sforzino di essere artisti, le uniche vere artiste siamo noi.