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I VIAGGI DI GILLES ( racconto incasinato)

Da Teoderica
I VIAGGI DI GILLES (  racconto incasinato)

PIAZZA del POPOLO 20 puntata

Lapiazza centrale di Ravenna èchiamata Piazza del Popolo, ha anche altri nomi, ma questo è quello che più le si addice perché è un luogoche attirai ravennatiall’ incontrocome le api sono attirate per il miele. Non ho citato a caso le api , in quanto qui si ergono due colonne su una delle quali vi è sant’Apollinare( patrono della città) il cui simbolo sono le api, simbolo di eloquenza. Sull’ altracolonna vi è San Vitale.Le colonne erette davanti al palazzo comunaledai veneziani nel 1483,hannoil basamento a gradoni, scolpito in bassorilievo da Pietro Lombardoconformelle raffiguranti i segni dello zodiaco, qui sono tredici, perché un tempo i segni zodiacali erano tredici, ed ornamenti floreali ed altre figure.

La piazza è un quadrilatero dove l'armonia degli spazi e degli edifici si sposa con l'armonia dell'incontro, è il cuore della città e fu ricavata nel XIII secolo. Fino al 1483 era solo un terreno erboso e fu durante la dominazione veneta che venne ampliata e pavimentata.Il Palazzo comunale, finto medievale è chiamato anche palazzo merlato per via dei merli posticci che furono posti nel 1857 in occasione della visita del Papa Pio IX .Vicino vi è il Palazzetto Veneziano , cosiddetto perché appunto eretto dai veneziani sempre nel Quattrocento. I cinque grandi archi con l'archivolto in terracotta poggiano su delle colonne di granito con capitelli di tipo composito con foglie di acanto dell'epoca dell'imperatore Teoderico (493- 526).

La piazza ispira lusso,calma e voluttà, è amatissima, ma sarebbe un po’ difficile far capire ai ravennati che qui si inspira aria di Venezia perchéil periodo della dominazione veneziana è ancora malvisto, evidentemente quelli di Ravenna hanno la memoria lunga considerato che sono passati più di cinquecento anni. Qui a pochi metri vi è la sede della Loggia Massonica del Grande Oriente, la Casa Matha, sorge accanto all' Hotel Byron. Il Gran Maestro vive qui a Ravenna.Non tutti sanno che Ravenna era anticamente una città profondamente esoterica , tracce di percorsi iniziatici si possono ritrovare ovunque; come il labirinto a San Vitale ; i vari monumenti a pianta ottogonale, l' 8 rappresenta la Resurrezione, ed è simbolo dell' unione della terra col cielo, dell' infinito. Vi è anche un cavallo sepolto in una chiesa, il cavallo nell' antichità era compagno nei viaggi, ma accompagnava anche le anime in paradiso se bianco, all' inferno se nero.Vi sono poi un sacco di pigne che ornano palazzi e monumenti. La pigna secca è un simbolo esoterico, il secco rappresenta la morte, ma i pinoli che contiene all' interno significano la rigenerazione.

Oggi si dice che i ravennati più che la pigna hanno come loro simbolo il cocomero. Il cocomero ha la scorza verde, la polpa rossa ed i semi neri ( cioè il romagnolo è insieme repubblicano, che comunista ed anche fascista).

Nella foto, potete anche intravedere il mezzo più amato dai ravennati : la bicicletta, ed anche una brutta scritta su una panchina, purtroppo certi graffitari non si rendono conto dello scempio che fanno.



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