S ANTONIO da PADOVA 23 puntata
Per una catena di S. Antonio, il mio Gilles perse la fama.
Le cosiddette catene di sant’ Antonio sono un sistema per propagareun messaggio inducendo il destinatario a produrne molteplici copie da spedire, a propria volta, a nuovi destinatari.A volte sono bene augurali a volte contengono minacce e superstizioni e come un virus si propagano senza fine. Anche se a volte sono simpatiche e ben fatte è bene non cadere nel tranello perché sono comunque unentrare in casa degli altri senza chiedere permesso.
Ora vi devo parlare di sant’ Antonio l’ ispiratore delle catene. Vedrete che il discorso sarà un po’ confuso, ma chi mi ha letto sino a qui, si sarà resoconto di essere inun coacervo di caos. Le catene sono ispirateal santo più venerato ma io non so scegliere fra i due Antonio, cioè fra quello di Padovae l’ Antonio eremita .
Ambedue i santi hanno forti legami con la Romagna e quindi anche con me.
Sant’ Antonio da Padova nasce nel 1195 a Lisbona il 15 agosto, nel 1220 viene ordinato sacerdotepoiscosso per l'uccisione di cinque frati francescani missionari in Marocco, chiede e ottiene di farsi francescano e di partire in missione. Appena arrivato in terra africana, una strana malattia infrange il suo sogno ed è costretto a ritornare. La nave sulla quale si era imbarcato, per evitare il naufragio è costretta ad approdare in Sicilia. Da qui parte per prendere parte al Capitolo generale dei francescani, ad Assisi. Antonio incontra san Francesco. Frate Graziano, ministro generale della Romagna, conduce con sé il frate portoghese, affinché celebri la santa Messa ai Frati del romitorio di Montepaolo. Questo eremo esiste ancora, è quello raffigurato nella foto, qui vi è conservato una reliquia del santo e vi sono due percorsi esterni : il Sentiero della Speranza con pannelli che rappresentano la vita del Santo e il Viale dei Mosaici dove é raffigurata la storia di Montepaolo. E' qui, a Montepaolo che Antonio vive da eremita la regola francescana. Nel 1222 il 24 settembre, in occasione di una ordinazione sacerdotale celebrata a Forlí, deve tenere, per obbedienza, un sermone, che fa un'enorme impressione. Cosí comincia la sua grande epopea di predicatore, di docente e di ministro dell'Ordine. Di qui la sua predicazione si estende a tutta l'Italia settentrionale e alla Francia meridionale.
Nel 1224 diviene insegnante di teologia nelle scuole di Bologna e di Montpellier. Nel 1226 è custode della provincia di Limoges e poi ministro provinciale della Romagna. Nel 1230 provato dalla malattia, si ritira a Padova, nel convento di S. Maria Madre del Signore. Qui si dedica alla compilazione dei Sermoni. Il 13 giugno 1231 muore.
immagine: Eremo di Montepaolo