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I VIAGGI DI GILLES ( racconto incasinato)

Da Teoderica
I VIAGGI DI GILLES (  racconto incasinato) LUGH 31 Puntata

Vi ho parlato di Lugh in Romagna ed anche di Lugh divinità celtica.

Nei toponomi a volte rimangono più tracce che nella storia.

Ci sono molti luoghi dedicati a Lugh nell'Europa centrale e occidentale che testimoniano l'importanza del dio tra i Celti. L'antico nome Lugus sembra significhi “lucentezza, illuminazione”, è quindi connesso anche a tutte le capacità della mente umana. Lugh è l' occhio benevolo, egli sconfigge il nonno Balor che governa con l' occhio malefico. L' occhio e la luce sono la stessa cosa, la luce attiva la retina, che se non è stimolata non può iniziare a funzionare , la luce è sorgente di visione e la visione è sorgente di luce interiore e quindi di sapienza... ma se la visione è malefica la luce sarà tenebra.
Lugh significa luminoso è legato all'intelligenza, a come essa porti alla supremazia della mente sui problemi.
Lugh è esperto in tutte le arti, dalla poesia alla metallurgia, dall'arte della guerra alla musica.
Lugh nasce in un periodo di tensioni e pericoli. Il dio è figlio di Cian, figlio di Dian Cécht, e di Eithne, figlia dell'invincibile campione Balor, colui il cui occhio inceneriva tutto ciò su cui si posava. Lugh rappresenta la possibile riconciliazione tra Danai e Fomori (tra saggezza e forze del caos). Poiché la sua esistenza è un pericolo viene nascosto nelle profondità marine, dove apprende l'arte della poesia. Cresciuto, Lugh reclama il suo posto.
Secondo la tradizione gallese, egli è figlio di Arianrhod, la Dea Bianca, e di Gwyddyon, suo fratello. La madre, insofferente al nascituro, getta sul bambino tre geasa (divieti). Il bambino non deve avere un nome a meno che non gli venga dato dalla dea stessa, non può possedere armi se non donate da lei e non può avere in sposa una fanciulla mortale. Attraverso l'ingegno del padre Gwyddyon il bambino riesce ad aggirare i geasa , riuscendo ad avere un nome (la madre, stupita dalla sua abilità esclamò: Lleu Llaw Gyffes, che significa “Il leone ha la mano ferma” e che quindi divenne il nome del giovane dio), ad avere le armi (attraverso un travestimento fu la dea stessa a metterle nella sua mano) e una bellissima donna non mortale (venne creata dal padre mediante la magia e l'uso di nove fiori e il suo nome è Blodeuwedd, che significa appunto “viso di fiori”). Blodeuwedd tradisce il marito, riferendo all'amante Grown Pebr il suo punto debole, ma Lleu riusce a salvarsi e a sconfiggere il nemico. Blodeuwedd viene invece tramutata in gufo.
Lugh è l'archetipo dell'eroe salvatore, colui che porta il lieto fine. Lugh possedeva dei corvi profetici secondo le fonti più antiche.

Lugh è uno strano e molteplice dio che si confonde, si unisce e si divide. In lui si possono ritrovare: Cerridwen colei in grado di mutare il suo aspetto, Brigid la patrona tradizionale dei guaritori, della poesia e dei fabbri, i cui attributi sono la luce, l'ispirazione e tutte le attivita' associate con il fuoco e infine Morrigan a volte raffigurata con l'aspetto di un corvo, dea dell'acqua il cui suo pozzo sacro ha una fonte di conoscenza infinita ma è anche dea della guerra e delle battaglie.

immagine: Lugh


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