GILLES E LA CERCA DEL GRAAL 33 puntata
Come abbiamo visto, i viaggi reali di Gilles, non si sono ralizzati, egli non si è mosso dalla Romagna, terra di Celti e di Druidi.
Ma i suoi viaggi mentali?
Cosa cercava Gilles?
Gilles era alla cerca del Graal.
L' ha trovato?
Ora il cerchio si chiude.
Il racconto è iniziato dall' epoca del Rococò, in Francia. La Francia, un tempo chiamata Gallia è uno dei luoghi, dove si pensa che il Graal possa essere un tempo stato nascosto. Renata di Francia, portò in Romagna l' uva d' oro. Vi è chiaro certamente il legame dell' uva col sangue di Cristo ed il Graal : Elevazione del Calice di vino e la sua Trasformazione durante la Messa. Inoltre in Romagna si conserva una zucca ( contenitore per polvere da sparo) che contiene il sangue essicato di Luigi XVI, il re decapitato durante la Rivoluzione francese, sangue raccolto dalla testa gocciolante del primo monarca a cui non si riconosce più la sacralità: il re è morto.Ultimamente è stata ritrovata a Faenza , vicino a Lugo, una lastra che conterebbe, decodificata secondo il Codice da Vinci, nuove rivelazioni su Rennes Le Chateau e il legame col Graal ed i reali francesi.
Dal Circolo ( la sua etimologia viene da occhio e cerchio) Pickwich di Dickens ( probabile massone) a Byron il salto è breve. Byron portò i segreti della Massoneria di rito scozzese a Ravenna. Ancora oggi a Ravenna vive il Gran Maestro della loggia massonica del Grande Oriente; con tutti i suoi segreti, forse mantiene pure quelli antichi risalenti al nascondiglio del Graal a Rosslyn , che Byron doveva certamente conoscere.
Secondo la leggenda, il Graal era uno smeraldo staccatosi dalla fronte di Lucifero durante la sua caduta, e che raccolto dagli angeli, fu scavato a forma di calice e riportato nel paradiso terrestre alla cacciata di Adamo ed Eva. Il loro figlio Seth, prefigurazione di Gesù, rientrò nell’Eden per quaranta giorni (oppure mesi o anni), recuperò l’oggetto prezioso, che sarà poi affidato ad Ermete Trismegisto, o, in una variante, ai Druidi.
Nel cenacolo, il Graal si trova misteriosamente fra le mani di Gesù che vi beve il vino dell’ultima cena.
Il calice, raccolto da Simone, viene consegnato a Pilato, che lo regala a Giuseppe d’Arimatea. Questi vi raccoglie il sangue di Gesù crocefisso, quando la lancia del centurione Longino ne trafigge il costato. In seguito quando sparì il corpo di Gesù, Giuseppe d'Arimatea viene accusato del furto e imprigionato. In carcere conserva la coppa, dove una colomba viene a deporre una magica focaccia che lo alimenta. Liberato, lui e Nicodemo, insieme alle Pie Donne, portano il calice sulla costa francese, e di qui ai confini con la Spagna, oppure in Inghilterra. Da notare che nei cicli bretoni di Artù, il Graal è assente, ma è presente nelle leggende celtiche irlandesi e gallesi, che lo consegneranno al cristianesimo del XII secolo.
immagine : Gilles