Fino al 05 Ottobre 2014 - Una mostra presso il Sigmund Freud Museum di Vienna in occasione dei 75 anni dalla morte di Freud (avvenuta il 23 settembre del 1939), dedicata ai numerosi viaggi che egli intraprese per motivi privati e professionali, sino a quell'ultimo viaggio in Inghilterra che gli consentì "to die in freedom" come lui stesso aveva affermato, sfuggendo al terrore del nazionalsocialismo. I tanti documenti presenti e le molte immagini esposte hanno l'obiettivo di spiegare e testimoniare quanto l'esperienza di viaggio sia stata centrale nella vita di Freud fino a influenzare il suo percorso professionale.
La mostra è suddivisa in varie sezioni con cui si esplorano in particolare i numerosi viaggi in Italia e in Grecia, il suo

Freud era un appassionato collezionista di reperti antichi e spesso il suo viaggiare era caratterizzato dall' amore per l'archeologia; quest'ultima era strettamente connessa alla sfera professionale come ci spiega Bruno Bettelheim in Freud e l'anima dell'uomo (pubblicato Feltrinelli): "Il lavoro della psicoanalisi consiste nel dissotterrare i resti di un passato sepolto a grande profondità e nel combinarli con altri elementi più accessibili. Una volta messi insieme tutti i pezzi, diviene possibile speculare sulle origini e sulla natura della psiche individuale".

La mostra "I viaggi di Freud" è a cura di Daniela Finzi e Simone Faxa, per maggiori informazioni:
http://www.freud-museum.atLe parole di Anna Freud sono tratte dal volume Legami e libertà (La Tartaruga)


