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I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano "furbetti"

Creato il 28 gennaio 2016 da Romafaschifo
I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano
I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano
I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano
I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano

Un nucleo investigativo del Comando Generale è da tempo all'opera per scoprire alcuni conducenti che hanno a loro carico numerosi verbali non pagati. Si parte in genere da alcune segnalazioni che giungono dall'Ufficio Contravvenzioni, ove risultano accumuli di multe che tornano indietro; oppure spesso si parte da denunce di cittadini di altre città, che presentano ricorso in quanto destinatari di multe prese a Roma.


I Vigili smascherano i furfanti che taroccano la targa per entrare in ZTL, ma li chiamano E' il caso di un signore toscano che nell'ultimo anno ha ricevuto decine di verbali per passaggio nel varco ZTL, il quale dichiarava di non essere mai stato a Roma. I Vigili, preso il caso in analisi, hanno visionato le immagini delle telecamere, individuando un romano che modificava i numeri della targa della sua 500 pensando di rimanere impunito: è stato abbastanza facile per loro risalire al reale numero della targa e andare a trovare il trasgressore, notificandogli non solo le multe, ma anche una denuncia per contraffazione e falso in atto pubblico commesso da privato.In un altro caso, una società aveva cambiato nome e sede, senza trascrivere le variazioni sulla Carta di Circolazione: i verbali accumulati, ben 590, arrivavano tutti al vecchio indirizzo e tornavano sempre indietro. Gli investigatori, analizzando i tabulati, hanno scoperto che le multe venivano in gran parte prese con lo Street Control: moltissime riportavano le coordinate geografiche di un punto di Via Cola di Rienzo, quindi è bastato ai vigili fare una breve ricerca sul posto, trovando l'auto sullo stesso marciapiede, sempre in sosta vietata. Questione di tempo, il conducente è tornato a prendere il veicolo ma ha trovato gli agenti, che hanno trovato la nuova sede e il nuovo nome della società, hanno ritirato la Carta di Circolazione al titolare, che a breve riceverà le notifiche dei nuovi verbali, ammontano a un totale di circa 50,000 euro.
Un terzo caso si riferisce ad una cittadina che circolava con un permesso invalidi intestato ad una parente deceduta da nove anni, e presentava anche ricorsi a nome della stessa. Un controllo anagrafico ha svelato tutto, la responsabile è stata denunciata all'Autorità Giudiziaria, e le indagini sono ancora in corso sulle documentazioni presentate. E fin qui il comunicato stampa della Polizia Locale di Roma Capitale divulgato ieri. Bene per l'attività che viene fatta, molto bene che venga raccontata e divulgata, male che non si presti la minima attenzione ai termini. Non abbiamo paura di essere smentiti se affermiamo che l'Italia è l'unico posto al mondo in cui chi si macchia di reati penali invece di essere definito criminale è definito "furbetto". Lo fanno i giornalisti, in continuazione. Lo fa la tv e la stampa come se nulla fosse. Dare del furbetto a chi invece è un bandito, un fuorilegge e soprattutto un parassita (pensate a tutte le persone che la ZTL la pagano facendo sacrifici o la rispettano facendo sacrifici) significa averlo già perdonato, significa aver affermato che la colpa non è poi così grave, è come avergli dato un buffetto, come si fa ad un ragazzo che sbaglia. Un conto che facciano questo errore - lo fanno continuamente - i giornalisti, altro conto è che una roba del genere sia scritta nero su bianco dalle forze dell'ordine.Chi arriva a falsificare col pennarello la targa per violare le leggi può essere un personaggio capace di tutto, è il caso di derubricarlo con vezzeggiativi? Ovviamente oggi, poi, a seguito del comunicato stampa di cui sopra vedete un particolare, si è scatenata la ridda dei titoli dei giornali. E tutti hanno utilizzato quel termine: furbetti invece di parassiti e farabutti.

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