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Eccomi, dopo una "certa" pausa, a seguire di nuovo le orme degli amici dei Vincanto, il gruppo musicale composto da Ilaria Savini, Simone Faraoni e Alessandro Cei.
L'occasione è uno spettacolo che si è svolto questa sera, e verrà replicato domani sera, al Museo del Vetro di Empoli, che rientra nelle celebrazioni istituzionali dedicate al 4 Novembre, giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, per non dimenticare lo strazio e la drammaticità della Grande Guerra.
Lo spettacolo, dal titolo “E’ il mio cuore il paese più straziato”, è una produzione dell'amico Andrea Giuntini, che con le sue letture di racconti, diari e poesie, alternato alle canzoni dei Vincanto, accompagnano il pubblico nei ricordi di quella guerra a cento anni di distanza.
Il titolo dello spettacolo è tratto da due versi di "San Martino al Carso", una delle poesie più commoventi di Giuseppe Ungaretti. Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato.
La narrazione e le canzoni ripercorrono tutta la storia e la prosopopea del conflitto.
La chiamata alle armi, la vita nelle trincee, il crudo racconto degli insensati e sanguinosissimi assalti per la conquista di pochi metri di terreno. Correndo fino al fronte occidentale, sulle memorie dei combattenti francesi, inglesi e tedeschi.
Tra il pubblico, molti si commuovono. Un signore mi si avvicina, molto agitato. Capisco che ha voglia di testimoniare, tira fuori una medaglia che custodisce tra le monete e me la mostra. E' la medaglia dei Cavalieri di Vittorio Veneto del padre, che gli aveva raccontato molte delle giornate passate al fronte.
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