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I vincitori del 34° Fantafestival

Creato il 24 luglio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

34° Fantafestival

Il Fantafestival è lieto di annunciare la rosa di premiati di questa sua trentaquattresima edizione.

Pipistrello d’oro al Miglior Film Italiano a Lorenzo Bianchini per il suo Oltre il guado:

Per essere riuscito a comunicare stati di forte tensione emotiva e un progressivo crescendo drammatico, pur avendo a disposizione pochi mezzi, ma molta fantasia e creatività. Una nota di merito va al protagonista, Marco Marchese.

Pipistrello d’Oro al Miglior Cortometraggio Italiano a Fulvio Risuleo per Lievito madre:

Per la sua originalità nell’inscenare la tematica dell’infedeltà coniugale tramite un’idea tanto bizzarra quanto vicina sia all’autorialità di determinati cineasti europei che, in un certo senso, alle atipiche mostruose coppie dell’underground di Frank Henenlotter.   

Pipistrello d’Oro al Miglior Lungometraggio Straniero a Bradley King per Time Lapse:

Una pellicola che con un ridotto budget e una solida sceneggiatura contamina efficacemente tematiche e situazioni del noir psicologico, del thriller di suspense e della fantascienza, e sviluppa in una nuova e inaspettata prospettiva un topos del genere come i viaggi nel tempo, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso fino all’inquietante e beffardo finale.

Pipistrello d’Oro al Miglior Cortometraggio Straniero a Iossif Melamed Happy Together:

Per aver riproposto il mito dell’immortalità con una sapiente dose di “Black humour” e originalità.   

Ma, i premi non finiscono qui. Da quest’anno, assegnati due nuovi premi ai registi partecipanti.

L’omaggio a Mario Bava si è concluso con l’assegnazione del primo Premio Mario Bava, dedicato alla memoria del maestro del cinema del brivido in occasione del centenario dalla sua nascita. Annunciato già durante l’edizione del 2013, il Premio Mario Bava, assegnato alla Migliore Opera Prima tra i film italiani selezionati, è stato vinto da The Perfect Husband di Lucas Pavetto.

Premio Mary ShelleyPremio Internazionale alla Migliore Regista, anch’esso consegnato per la prima volta, a Soulmate della britannica Axelle Carolyn. Un Premio che celebra l’impegno creativo femminile all’interno di un genere cinematografico popolato, in maggioranza, da registi uomini.


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