I Visitatori (The Visitors) dell'autore statunitense Clifford Simak (1904-1988) è il romanzo che apre la nostra rubrica dedicata ai classici che hanno fatto la storia della Fantascienza.
Pubblicato negli USA nel 1979 e distribuito in Italia in due edizioni (nel 1981, collana Urania, e nel 1987, collana Classici Urania), I Visitatori è il romanzo della maturità di Simak, una specie di canto del cigno del lavoro dello scrittore in cui si legge a chiare lettere la delusione per una umanità che ha fondato le basi della propria esistenza su rigidi ma al tempo stesso pericolanti sistemi economici, politici e sociali.
La trama del romanzo (senza spoiler) è la seguente.
In un piccolo paesino nella parte più montuosa del Minnesota atterra uno strano oggetto che suscita l'interesse della piccola comunità di residenti, prima, e del resto del Paese, poi, quando si comincia a capire che la natura dell'oggetto è extraterrestre. Nelle indagini per capire la provenienza, ma soprattutto le intenzioni del visitatore, verranno coinvolti diversi personaggi appartenti a diverse estrazioni sociali che ci faranno capire i diversi punti di vista: ognuno infatti interpreterà in maniera personale questa situazione cosicchè se un cittadino qualsiasi può anche meravigliarsi al punto di dare il benvenuto all'ospite, un uomo di governo, invece, dovrà calcolare tutte le possibili implicazioni politiche della situazione. Poi di visitatori ne arrivano a centinaia e qui comincia la parte più consistente della trama. Come reagire? Gli ospiti si sono dimostrati pacifici ma lo saranno sempre? E soprattutto: cosa vogliono? All'apparenza sembrano essere interessati agli alberi che sfruttano come cibo ricavandone cellulosa per i propri piccoli e che "pagano" mediante un sistema di baratto che avrà delle implicazioni inquietanti alla fine di questa storia.
I 57 capitoli de I Visitatori ci guideranno attraverso un'indagine per capire le intenzioni di questi ospiti e al tempo stesso ci metteranno di fronte all'inevitabile scelta di come affrontare una situazione del genere e di come interpretare il rapporto con una forma di vita aliena che consuma una nostra risorsa risarcendoci con quello che secondo la sua intelligenza sembra essere ciò a cui teniamo di più.
Quello che Simak fa subdolamente è inoculare un'idea nella nostra mente: quella che tutto il sistema di valori e di ideologie, di leggi e di rapporti politici ed economici, che tiene in piedi la nostra società globale non poggi su solide basi ma piuttosto sulle sabbie mobili dell'incertezza dove un minuscolo spostamento può causare una valanga di problemi. Al tempo stesso Simak critica aspramente la politica isolazionista, becera e supponente del Governo USA facendogli fare una figura piuttosto miserevole agli occhi del lettore più attento.
I Visitatori sarà anche un romanzo di Fantascienza ma rappresenta a mio modo di vedere un'analisi spietata e lucida della fragilità dei sistemi cui la razza umana fa riferimento come fondamento della propria esistenza e di cui si fa vanto come grande conquista dell'intelletto: ma ne siamo veramente sicuri?
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