Un FC Barcelona decimato, quello che nel pomeriggio di sabato ha espugnato il campo del Malaga. Un match che non aveva molto da dire (Barça già campione e Malaga salvo con una giornata d’anticipo), ma che è stato palcoscenico per osservare meglio molti dei giovani talenti blaugrana, ai quali Guardiola ha deciso di dare una possibilità. L’1-3 finale ha visto andare in goal Bojan su rigore, Afellay ed il giovane Bartra, un altro che sentiremo nominare negli anni a venire.
Il motivo di tale vetrina per i giovani della cantera è uno solo: l’ allenatore della squadra campione di Spagna ha deciso di lasciare a casa gran parte dell’11 titolare per la finale di sabato prossimo a Wembley. Messi, Piqué, Iniesta, Xavi e compagni sono rimasti ad allenarsi a Barcellona sotto lo sguardo attento dei preparatori fisici Lorenzo Buenaventura, Paco Seirullo e Francesc Cos.
Parlando della partita di Wembley, un'insidia per il Barcellona FC proviene dall'Islanda. Una nuova nube dovuta all'eruzione del vulcano Grimsvötn si sta spostando verso il centro Europa e potrebbe affettare anche la tratta Barcellona-Londra. Per questo i blaugrana viaggeranno già da domani verso la capitale inglese, anticipando di un giorno la partenza.
Nel frattempo, il tecnico catalano sembra stia progettando la partita piú importante dell’anno con un’attenzione che sembrerebbe riduttivo definire maniacale. Nella conferenza di venerdí scorso, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa invidiasse a Sir Alex Ferguson, Mister Guardiola ha risposto con un ironico “i capelli”.
La stima verso l’allenatore scozzese è enorme e chissà che il Barça non riesca a ripetere l’impresa di Roma 2009 e riportare la Champions in terra catalana. Per i tifosi blaugrana Wembley è sinonimo di vittoria. È proprio nel vecchio tempio del calcio che il Barça di Cruyff (con un giovanissimo Guardiola in campo) riuscì nell’impresa di sconfiggere la splendida Samp di Vialli e Mancini grazie ad un goal di Koeman e mostrare in Plaça Sant Jaume la loro prima “coppa con le orecchie”.
È tutto pronto…i giocatori scalpitano, Guardiola non dorme la notte ed i tifosi sognano la loro quarta Champions League. Ripetere l’impresa è possibile. Wembley si tingerà di blaugrana.
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