Era bella, troppo bella per quel mondo troppo finto! Anche se, in realtà, lei bella non ci si è mai sentita.
È da quando ha silenziosamente compiuto i suoi meritati e tormentati 80 anni che ci penso. La guardo in tutte le sue sfaccettature: nei film, sulle più grandi riviste di moda, negli scatti privati. La guardo e l’unica cosa che riesco ad elaborare è: Dio quant’era bella!
Era bella, anche se diceva che il suo volto aveva aperto la strada alle “bruttine del cinema”. Qualcuno, per non offenderla, aveva detto che era poco fotogenica e che “con quella voce così strana e rauca era impossibile fare teatro figuriamoci del cinema!”. Ma c’era chi l’amava e la vedeva bellissima, con quel volto leggermente asimmetrico. Registi, attori, spettatori, uomini, donne, anziani e bambini. Le donne la vedevano come quella perfezione raggiungibile; gli uomini si perdevano nel suo sguardo così sensuale.
Provocante e provocatoria, amabile ed amata. Con quel fisico che poteva permettersi di tutto senza scendere mai nel volgare. Ah sì, era stilosa.. superstilosa!
Era bella e così diversa dalle altre, con quel viso così marcato e morbido allo stesso tempo. Il colore dei suoi capelli cambiava, in barba alle mode del tempo, ma i suoi occhi così penetranti e puri restavano sempre gli stessi.
Recitava l’amore tormentato e quello ironico come se parlasse della sua vita. Disse “ Scoprire di far ridere è stato come scoprire di essere la figlia del re“. Non ha mai smesso di mettersi in gioco, fino a quando ha deciso di dire basta, salutare educatamente e sparire.
Era bella, adesso non lo so ed ho paura che nemmeno lei lo possa sapere. La memoria non è stata sua alleata, come per tante altre signore di una certa età che la mia professione mi ha permesso di seguire nella loro tormentata ricerca dei ricordi. Così elaboro un altro pensiero: si riconoscerà? La mattina, dopo il primo trauma nel ritrovarsi in una camera (sempre) nuova, chi troverà dall’altra parte dello specchio?
A questo non posso dare risposta!
Dovrò accontentarmi del suo passato, provando ad immaginare una fragile vecchina dagli occhi tanto profondi quanti sono gli attimi che hanno immortalato. Niente botox ne abiti imbarazzanti per lei, solo un tocco di rimmel ed una bella treccia. Ecco, voglio immaginarla così, genuina e bella ancora adesso, perchè è così che mi piacerebbe essere. Vorrei essere come la bella e brava Monica Vitti! Per stasera mi acontento de “La Ragazza con la Pistola”.
Le donne mi hanno sempre sorpresa: sono forti, hanno la speranza nel cuore e nell’avvenire.