
Rivelazione nel 2005, The Kooks al terzo album confermano le aspettative realizzando un album piacevolissimo.
Io me ne innamorai da quando sentii la prima volta Naive, per andarli a vedere al loro primo concerto italiano. Ne è passato di tempo, e la band ha sfornato altri singoli di successo come She moves in her own way, Shine On e infine questa Junk of Heart (Happy), una delle canzoni più deboli dell’album, in Italia utilizzata in un spost popolarissimo e quindi destinata a diventare tormentone: quante volte vi siete canticchiati I wanna make you happy, I wanna make you feel live?
Speriamo che questo serva a dare un po’ di visibilità a un album bello inspiegabilmente ignorato in patria.
Se infatti il loro secondo album esordì al numero 1 delle chart inglese, questo si è dovuto accontentare del numero 10, per non parlare del singolo di lancio, Is it me, addirittura fuori TOP 20.
Abbandonato lo stile più arrabbiato degli esordi, e anche le venature punk e ska, il risultato è un rock più tranquillo, canticchiabile eppure ben suonato.
How d’you like it e Killing me sono due pezzi fantastici che già dal primo ascolto rimangono in testa.

GIUDIZIO:
